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Le suore benedettine di Jouques preparano un successo planetario

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Bérengère Dommaigné - pubblicato il 15/05/20
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È la più grande sessione di registrazione della Storia! La sta realizzando un gruppo di appassionati di canto gregoriano con le suore di Jouques (Bouches-du-Rhône). Per tre anni, tutti gli uffici cantati dalle suore (più di 8mila ore) saranno registrate da professionisti. Verranno poi proposti all’ascolto di tutto il mondo attraverso un’applicazione dedicata.

Già da un anno e ancora per dure un’équipe internazionale di appassionati registra ognuno dei sette uffici quotidiani delle suore di Jouques, per proporre prossimamente su un’applicazione in integrale la liturgia benedettina gregoriana.


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La storia comincia grazie a un americano, John Anderson, originario del Kansas ma vivente in Italia. Regolarmente, John va a visitare sua zia, che è entrata all’Abbazia di Jouques nel 1981 prendendo il nome di “Madre Marie Dolorès”. Nella vita, John è musicista e produttore, ed è capo di una società di musica che intende scoprire nuovi talenti. È però a Jouques che gli viene in mente un progetto un po’ folle: quelle religiose cantano quotidianamente un tesoro musicale, storico e spirituale – la liturgia benedettina gregoriana, risalente fin all’VIII secolo. Questo tesoro bisogna condividerlo con tutto il mondo.

Il fascino della registrazione

John ha parlato alle suore della sua idea, e la cosa si mette in moto, coi tempi che ci vogliono. Nel 2018 egli presenta loro un progetto preciso, dei tecnici dedicati e un “piano d’attacco”. L’équipe di John è composta da ingegneri del suono (un americano, uno spagnolo e un italiano) e da grandi conoscitori del canto gregoriano. Il nipote americano propone alle suore di registrare ogni giorno tutti i sette uffici (il Mattutino alle 5, le Lodi, le tre ore dette “minori” – Terza, Sesta e Nona –, i Vespri e la Compieta alle 20). Nel marzo 2019 l’équipe passa una settimana nel monastero per installare – nella chiesa abbaziale di Notre-Dame de Fidélité – otto microfoni ultra moderni (e discreti) per captare al meglio la voce delle 45 monache.

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Poi sono andate in scena le monache. Dal mese di aprile 2019, a ogni ufficio, una di loro preme il tasto “record” entrando, un’altra il tasto “stop” uscendo, e tutte cercano di fare attenzione ai rumori di fondo come colpi di tosse e altro, anche se talvolta il brusio della pioggia o il pigolare degli uccelli impreziosiscono il fascino della registrazione.

Alla fine della giornata, grazie al 4G installato sul posto per l’occasione, le religiose caricano i 24 gibabytes quotidiani di registrazioni che arrivano ai tecnici, i quali mixano e masterizzano. Questa procedura durerà ancora due anni buoni. Suor Armelle, una delle monache, spiega:

L’idea è di registrare l’integralità del repertorio gregoriano, svolto sui tre anni liturgici (A, B e C): saranno in tutto più di 8mila ore.

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Photographer: Waiche Ilan
| Photographer: Waiche Ilan

Un lavoro titanico attende poi l’équipe di appassionati: non basta certo registrare le monache per tre anni. La società di John Anderson, Odradek Records, conta di proporre prossimamente un’applicazione per Smartphone, Neumz, sulla quale si potrà al contempo ascoltare il canto, leggere la rispettiva partitura col testo latino, ma pure la traduzione in francese, in italiano, in inglese, in tedesco e anche in cinese. Gli amatori del canto gregoriano sono infatti numerosi in giro per il mondo.

Il lancio ufficiale di quest’applicazione è previsto per il prossimo 31 maggio, Pentecoste (quale data migliore per quest’app multilingue?): si arricchirà con gli uffici registrati fino al 2021. Nell’attesa, i curiosi potranno scoprire sul sito internet dedicato gli uffici della Settimana Santa già messi online, piccolo dono per la quarantena, per aiutare nella preghiera. Se il Coronavirus ha toccato tutto il mondo, iniziative come questa toccheranno tutti i cuori.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]