La volontaria, rapita in Africa e liberata il 10 maggio, è tornata in Italia convertita all’Islam
Il cardinale di Perugia e presidente della Cei Gualtiero Bassetti, ospite al live talk insieme al direttore di Umbria24 (11 maggio) ha espresso la gioia della Chiesa per il rientro in Italia di Silvia Romano. Alle polemiche sulla sua conversione all’Islam ha risposto: «E’ figlia di tutti noi, una ragazza con una grande forza».
“Salvata da grinta e forza interiore”
«Questa – ha detto Bassetti – è una ragazza con una grande grinta e forza interiore che l’ha salvata. È stata spinta da moltissimi motivi, religiosi e umanitari, e questo l’ha aiutata a sopravvivere».
Per il presidente dei vescovi, la vicenda dimostra «la serietà della nostra politica estera». «La politica – ha aggiunto – nel senso più nobile della parola, ha fatto la sua parte».
La conversione all’Islam
Silvia Romano è arrivata dall’Africa domenica nel primo pomeriggio, accolta dalla madre, dal padre e dalla sorella maggiore Giulia e dalle massime autorità dello Stato, tra cui il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
L’arrivo è stato trasmesso in diretta da televisioni e siti web, e subito è partita la polemica sull’abbigliamento della ragazza: un abito tradizionale somalo, con sopra una veste islamica verde (uno dei colori preferiti del profeta Maometto). Indice evidente di una conversione all’islam, poi confermata dalla stessa Silvia. «È successo a metà prigionia, quando ho chiesto di poter leggere il Corano e sono stata accontentata». E’ stato un processo lento, «loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura; il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi» (Avvenire, 11 maggio).
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