La pandemia da coronavirus potrebbe scatenare scenari economici drammatici sopratutto in alcuni Paesi africani. Il Papa si fa portavoce della “battaglia”
Crisi mondiale per la pandemia e debito dei paesi poveri. Questi i due temi al centro del colloquio telefonico che si è svolto nei giorni scorsi tra papa Francesco e il presidente francese Emmanuel Macron (Il Sole 24 Ore, 21 aprile).
“Sostenere il sistema sanitario dell’Africa”
Il colloquio – chiesto dal presidente francese, che ha rinnovato a Bergoglio l’invito per una visita in Francia – è durato 45 minuti. «Lo scambio – si è appreso dalle fonti francesi citate dell’Ansa (21 aprile) – è stato molto ricco e convergente sulla necessità di agire sul debito dei paesi poveri e sull’esigenza di andare incontro ai paesi africani. Il Papa ha espresso la sua preoccupazione e ha esortato a sostenere il sistema sanitario africano».
L’appello durante il messaggio Urbi et Orbi
Del tema, il debito e la sua cancellazione in questa fase di emergenza mondiale, il Papa aveva parlato nel Messaggio pasquale Urbi et Orbi. Francesco, ricordo Il Sole 24 Ore, aveva chiesto, in considerazione delle circostanze dell’emergenza Covid-19, di allentare le sanzioni internazionali che inibiscono la possibilità dei Paesi che ne sono destinatari di fornire adeguato sostegno ai propri cittadini «e si mettano in condizione tutti gli Stati di fare fronte alle maggiori necessità del momento, riducendo, se non addirittura condonando, il debito che grava sui bilanci di quelli più poveri».
Più solidarietà nell’Unione Europea
Bergoglio e Macron hanno poi parlato e convenuto dell’esigenza di «una tregua universale, una pausa umanitaria nei conflitti» durante l’epidemia, un obiettivo al quale la Francia sta lavorando anche in seno al Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Il Papa, si è appreso, ha esortato alla solidarietà e compattezza in seno all’Unione europea per affrontare la crisi «con uno spirito di solidarietà» e ha dato tutto il suo sostegno alla Francia e alle sue iniziative umanitarie in corso.
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