Ha scelto il pane azzimo (senza lievito, sale e olio), tradizione ebraica in ricordo dell’Esodo israelita dall’Egitto
«Massaie della Granda, eccomi qua per la nostra prima video ricetta». Inizia così il nuovo programma intitolato «Master Don» condotto da don Carlo «Ocio» Occelli, parroco della chiesa del Cuore Immacolato di Maria di Cuneo.
È una delle iniziative multimediali dell’associazione «Gli Argonauti», composta da giovani parrocchiani impegnati a creare occasioni e momenti di solidarietà nella comunità, in questi giorni di emergenza, in particolare per gli anziani.
La fuga dall’Egitto
Sul canale Youtube del gruppo, dal lunedì al venerdì, saranno disponibili video per trascorrere, seppur a distanza, un po’ di tempo «in compagnia».
Ha scelto il pane azzimo (senza lievito, sale e olio), tradizione ebraica in ricordo dell’Esodo israelita dall’Egitto. «Loro scappavano e potevano uscire, ma noi dobbiamo restare a casa – ricorda il sacerdote nel video – Per la fretta, non avendo il tempo di far lievitare la pasta, furono geniali: pane senza lievito».
Gli ingredienti
Quindi prosegue con gli ingredienti base, che sono solo due (300 grammi di farina, 135 grammi di acqua), e comincia ad impastare sulle note in sottofondo di «Evenu Shalom Alehem» (E sia la pace con noi), un messaggio di speranza per tutti. Preparate le palline, stesa la pasta con il mattarello, dopo 7 minuti in forno il pane azzimo è pronto per la classica prova dell’assaggio.
Il tradimento di Giuda
Soddisfatto del risultato, don Ocio aggiunge: «Ricordate il passaggio del Vangelo quando un personaggio (Giuda nell’ultima cena, ndr) intinse questo pane nel piatto di Gesù. Potete utilizzarlo per la cena del giovedì Santo, invito tutti a farlo e a spezzarlo. In fondo, le nostre ostie nascono proprio da questo» (La Stampa, 10 aprile).
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