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Perché la benedizione del Papa di questo venerdì è stata unica nella storia?

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Aleteia - pubblicato il 26/03/20
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“Urbi et Orbi”, un atto senza precedenti del Successore di Pietro per ogni credenteQual è l’atto con cui un Papa può rendersi più vicino ai credenti sparsi in tutto il pianeta in un momento di gravissimo pericolo?

È senz’altro questa la domanda che si è posta Papa Francesco quando l’emergenza coronavirus è deflagrata a livello planetario.

La risposta, a differenza di quello che qualcuno avrebbe potuto pensare, non consiste nel celebrare la Messa perché tutti possano seguirlo via Internet, radio o televisione, come fa già tutte le mattine.

“Seguire” la celebrazione della Messa attraverso i mezzi di comunicazione, secondo la teologia, non significa “partecipare”. I sacramenti mediatici non esistono. La Messa televisiva non sostituisce il sacramento dell’Eucaristia. Se non si può assistere alla Messa, quella televisiva può essere un grande aiuto, ma non è un sacramento.

Un gesto unico del Papa

E allora, qual è il gesto a cui il Papa può ricorrere per rendersi attivamente presente nella vita di ogni fedele? Esiste un atto unico nel suo genere: la benedizione papale “Urbi et Orbi”, ovvero “alla città [di Roma] e al mondo”.

Si tratta di un atto che nessun altro vescovo può realizzare, e che può aver luogo in modo efficace attraverso i mezzi di comunicazione per il bene dell’anima dei fedeli.

Secondo la tradizione teologica cattolica, la benedizione “Urbi et Orbi” concede la remissione delle pene dei peccati già perdonati, ovvero un’indulgenza plenaria in base alle condizioni stabilite dal Diritto Canonico ed esplicitate dal Catechismo (n. 1471-1484).

Le condizioni per ricevere l’indulgenza plenaria sono:

  • la disposizione interiore a distaccarsi totalmente dal peccato, anche veniale;
  • confessare i peccati;
  • ricevere la Santa Eucaristia;
  • pregare secondo le intenzioni del Romano Pontefice.

Non è qualcosa di magico

Secondo la teologia cattolica (cfr. Catechismo, n. 1422-1498), la colpa del peccato viene rimessa dal sacramento della Riconciliazione (Confessione), per cui la persona torna ad essere in grazia di Dio, e si salverà se non ricadrà in peccato mortale.

La Confessione, come questa benedizione, non è qualcosa di magico. Il peccato provoca nella vita del credente un disordine che rimane dopo la Confessione. Per questo, è necessaria la penitenza imposta nel sacramento.

Per la teologia cattolica, il credente ha bisogno di purificarsi attraverso altre opere buone, e in ultima istanza mediante la sofferenza del Purgatorio, secondo la teologia cattolica.

Visto che l’indulgenza plenaria rimette completamente la pena dovuta, chi muore senza essere caduto nuovamente in peccato mortale non deve passare per il Purgatorio e accede direttamente al cielo (cfr. Catechismo, n. 1030-1032).

Secondo la tradizione, gli effetti della benedizione “Urbi et orbi” si compiono per chiunque la riceva con fede e devozione, anche se la riceve in diretta attraverso i mezzi di comunicazione di massa. È proprio questo il gesto unico che il Papa ha voluto offrire a ogni credente.


Bishop Riccardo Fontana
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Un atto unico nella storia

Il Papa imparte la benedizione solo in tre occasioni: quando viene eletto Successore di Pietro, a Natale e a Pasqua.

Per questo, si può dire che nella storia non aveva mai avuto luogo in precedenza una benedizione “Urbi et Orbi” di un Papa in una Piazza San Pietro vuota, seguita a livello mondiale dai credenti grazie ai mezzi di comunicazione. Sarà un atto unico nella storia.

Ecco il testo in latino della formula della benedizione “Urbi et Orbi” che il Papa pronuncerà questo venerdì alle 18.00 ora di Roma:

– Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum.

– Amen.

– Precibus et meritis beatæ Mariæ semper Virginis, beati Michælis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis peccatis vestris omnibus, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam.

– Amen.

– Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium veræ et fructuosæ penitentiæ, cor semper penitens et emendationem vitæ, gratiam et consolationem Sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus.

– Amen.

– Et benedictio Dei omnipotentis (Patris et Filli et Spiritus Sancti) descendat super vos et maneat semper.

– Amen.

 

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