Farsi belli non è qualcosa di superficiale, ma un gesto di vero amore: perché spesso costa, perché non ne abbiamo voglia, perché cambiare abitudini per l’altro è difficile. Eppure la bellezza anche fisica va curata e cercata per il benessere della nostra relazione con l’altro.di Marco Scarmagnani
È possibile avvicinarsi a questo tema con due atteggiamenti distanti e polarizzati. Da una parte ci saranno quelli che pensano che la cura del corpo è una frivolezza, e che ritengono che chi ama dovrebbe occuparsi di ben altro; dall’altra gli altri che tirano un sospiro di sollievo e pensano che “era ora che si trattasse apertamente questo argomento”. Entrambi questi atteggiamenti, nella loro versione più estrema, sono rischiosi, perché da una parte è vero che l’amore trascende di gran lunga l’aspetto e la cura fisica, ma d’altra parte – fidatevi – ne ho sentite davvero troppe per pensare che l’aspetto fisico sia qualcosa di irrilevante: “Non si lava”, “Ha sempre i capelli sporchi”, “Si veste in modo inguardabile, mi fa vergognare”, “Vuole fare l’amore con l’alito che puzza”, “Ha messo su 10 chili di pancia”…
I malcontenti sono difficili da esprimere e le critiche riguardo il corpo e l’aspetto sono sempre molto astiose, come se andassero a radicarsi in una zona molto profonda della relazione di coppia.
Allora vi suggerisco un semplice schema per orientarci in questo mondo sotterraneo e scivoloso.
Il corpo è importante
Siamo esseri bio-psico-spirituali, quindi siamo fatti (anche) di materia. Per i credenti, se Dio avesse voluto farci di solo spirito non avremmo questo problema…visto invece che siamo anche corpo, il corpo va curato tanto quanto il resto. La grande spaccatura creata da Platone per primo (la terribile metafora del corpo-tomba contrapposto all’anima) e rinforzata da Cartesio (res cogitans vs. res extensa), insieme ad alcuni altri fraintendimenti filosofico-religiosi, hanno fatto pensare che il corpo andasse trascurato perché fatto di materia corruttibile. Nell’Antico Testamento non vi è una distinzione così netta tra il corpo, la mente, l’anima: la persona è un tutt’uno. Così noi in effetti ci innamoriamo e amiamo contemporaneamente un corpo, una intelligenza e un’aspirazione verso l’infinito, contemporaneamente.
Consiglio: valorizzate (anche) il vostro corpo, è un aspetto importante della vostra persona, con cui vi relazionate in questo mondo. Molti dei processi dell’amore, dalla sessualità al batticuore nell’innamoramento, avvengono nel corpo.
La bellezza esteriore dipende da alcuni stereotipi culturali
Non siamo tutti uguali e quindi è naturale che alcuni più di altri rispondano a questi canoni, e altri se vogliono cercano di adattarsi. Oggi nella società occidentale vanno di moda le persone molto magre (segno di forma e di salute), in un recente passato più rotondeggianti (segno di abbondanza in un contesto di scarsità di risorse). C’è anche una ipervalorizzazione del “giovanilismo”, cioè apparire più giovani di quello che si è. E mettiamo in questo punto pure che, al netto degli stili, ci sono abbigliamenti più o meno compatibili col mondo in cui si vive.
Consiglio: avvicinatevi pure alla bellezza del vostro tempo, senza farne una malattia.
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Bellezza e la cura
La cura pare invece non passare mai di moda. L’igiene personale, la cura dell’atteggiamento e dell’abbigliamento: se una persona curata e pulita attrae e una persona non curata e sporca repelle… fate le vostre considerazioni. Anche qui non si fraintenda, non stiamo sostenendo l’ideale della coppia patinata irraggiungibile.
Consiglio: presentatevi al partner “al vostro meglio” (come immagino facevate da fidanzati).
I gusti personali
Oltre ad alcuni fondamentali sintetizzati nei punti sopra, ci sono anche dei desiderata con una forte variabilità individuale. Faccio qualche esempio personale così non ferisco nessuno. A me non piace molto radermi, ma da sempre mia moglie mi vuole sbarbato (o era meglio scrivere “a mia moglie piaccio sbarbato”? Sentite che differenza forte?). Curiosità interessante: recentemente ho scoperto che mia madre si è innamorata di mio padre perché, quando l’ha visto la prima volta, ad un matrimonio di amici, gli ha accarezzato la barba. Siamo proprio differenti! A mia moglie, dal canto suo, piace molto curare i capelli ed essere apprezzata per questo. Io ai capelli suoi (e di ogni essere umano in generale) non faccio mai caso… Il mio impegno di marito è doppio: mi sbarbo quando me lo chiede e cerco di fare qualche apprezzamento alla sua acconciatura. A questo punto si pongono un paio di questioni non semplici e foriere di parecchi malumori:
- È giusto soddisfare i gusti del partner o bisogna difendere la propria libertà?
- Se mi dà fastidio un certo elemento (modificabile) del mio partner glielo posso dire? Come?
Se veramente tenete alla vostra coppia, la prima domanda non ve la dovreste nemmeno porre. Vi rimando al video Siate falsi! nel quale, in maniera un po’ paradossale, ho cercato di spiegare che una delle caratteristiche dell’amante (= “colui che ama”) è quella di sintonizzarsi con i desideri del partner, e che trovo che in genere nelle coppie molti siano un po’ adolescenti, un po’ immaturi quando considerano uno sforzo immenso anche quello di fare dei piccoli passi per far piacere alla persona che hanno accanto. Tua moglie ti vuole fresco e profumato? E fatti una doccia, che ci vorrà mai? Tuo marito ti vuole più in forma? Fatti una corsetta, mangia un po’ di meno. Che ci vorrà mai? Non puntiamo alla perfezione, ma ad avvicinarci ai gusti di chi abbiamo accanto. Non per ricatto, non per paura del giudizio, ma perché siamo talmente forti che il desiderio dell’altro, dell’altra, è una spinta ad un’azione. Via ogni vittimismo, mi raccomando! Le azioni di amore non spontanee rimangono sempre un atto di grande eroismo, non una gogna deprimente. Come nell’esempio prima della mia barba.
Sulla seconda domanda l’ironia popolare riconosce che – sul piano estetico – chiedere un cambiamento ad un uomo è faccenda molto più semplice che chiederlo ad una donna! Effettivamente è vero, prendiamone atto.
Allora evitate richieste quando siete arrabbiati, evitatele anche quando state vivendo un momento romantico perché rischiate di rovinarlo. Siate gentili e pazienti, il rischio di ferire è molto alto, eventualmente scusatevi. Magari potete voi anticipare il vostro partner chiedendogli se quell’aspetto di voi gli va bene così o lo preferirebbe differente. Se riuscite utilizzate l’ironia che – vi ricordo – è quella battuta che fa sorridere entrambi, altrimenti si chiama sarcasmo e non va bene.
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Quindi in definitiva, non ci si ama perché si è Venere o Adone, ma curarsi per avvicinarsi alla bellezza è cosa buona; evitate la trascuratezza, fatti salvi i periodi pesanti per impegni di lavoro e di cura di neonati o genitori anziani. Cercate che siano transitori.
Siate pazienti con il partner ed esigenti nel vostro essere piacevoli.
Il consiglio per ogni marito: ama tua moglie per come è ma presentati a lei al tuo meglio!
Il consiglio per ogni moglie: ama tuo marito per come è ma presentati a lui al tuo meglio!
p.s.: corpo, mente, anima
Ciò che è stato scritto per il corpo vale anche per la mente e per l’anima. In ognuno di questi tre campi siamo perfettibili. Nella vita di coppia da un lato siamo chiamati ad accogliere il partner nella sua totalità, nei suoi pregi e difetti; dall’altro il partner è uno stimolo a curare ogni aspetto del nostro essere, a farci belli e desiderabili, a produrre pensieri belli e speranzosi, a curare l’anima e dare un senso trascendente al nostro essere nel mondo.
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