separateurCreated with Sketch.

“Ogni puntata sarà su un Comandamento”. La svolta di Don Matteo

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 11/01/20
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

Lo sceneggiatore della fiction di Rai 1: saranno declinati in modo da essere densi di un significato universale

Chi è don Matteo? «Un tipo gioioso che non perde la fiducia anche nei momenti bui, perché con Dio tutto è possibile. E che ha mantenuto da adulto l’insaziabile curiosità dell’infanzia». Così Terence Hill nel 2000 spiegava a Famiglia Cristiana il suo nuovo personaggio. Che non doveva chiamarsi don Matteo ma don Teodoro («ma a me non piaceva») e per il quale lui non era stato nemmeno la prima scelta

«All’inizio pensavano a Giancarlo Magalli e a Lino Banfi», ci confidò nel 2014. Tra l’ex protagonista di tanti film con Bud Spencer e il pubblico di Rai 1 fu invece amore a prima vista e in breve la serie prodotta dalla Lux Vide, caso rarissimo per un prodotto italiano, fu esportata in tutto il mondo, dalla Francia alla Finlandia, dall’America all’Australia.



Leggi anche:
Don Matteo continua a mietere successi

“Detective dell’anima”

Il 9 gennaio  Don Matteo torna su Rai 1 per la dodicesima volta (“Don Matteo 12”). Lo sceneggiatore Ruggeri spiega a Famiglia Cristiana (10 gennaio): «Per celebrare i venti anni, abbiamo pensato di dedicare le dieci puntate ciascuna a uno dei Dieci Comandamenti. In fondo don Matteo è un detective dell’anima, che sa andare nel profondo delle persone, e che cosa c’è di più profondo dei Dieci Comandamenti? Non li abbiamo però intesi in senso stretto, come regola o proibizione, ma declinati in modo che potessero essere densi di un significato universale, valido anche per i laici».



Leggi anche:
I Dieci comandamenti? Sono lo stile di vita di Dio

“Non avrai altro Dio…”

I Comandamenti, insomma, sono «una via verso la felicità. Non avrai altro Dio all’infuori di me, per esempio, è da intendere come un Dio che ti vuole così bene da non volerti dividere con nessun altro; Non nominare il nome di Dio invano non è solo non bestemmiare, ma non usare il nome di Dio per i tuoi scopi. Ricordati di santificare le feste non è solo andare a Messa, ma si riferisce al diritto di riposarsi, a valutare se quello che hai fatto ti piace e alla necessità di staccare dal lavoro e non farlo diventare un idolo. Non uccidere non è solo non commettere un assassinio, ma non sprecare la tua vita».

La consulenza di una suora e del Papa

Per scrivere la sceneggiatura, confida Ruggeri, sempre a Famiglia Cristiana, «ci siamo avvalsi della consulenza di una suora che preferisce però rimanere anonima e ci siamo basati sulla catechesi di papa Francesco sui Comandamenti. Nella puntata dedicata al comandamento Non uccidere riporteremo proprio un suo discorso, pronunciato dal Papa stesso».


POPE FRANCIS GENERAL AUDIENCE
Leggi anche:
Papa Francesco: non amare è il primo passo per uccidere