Giuseppe Signorin, dei Mienmiuaif: siamo costretti ad interrompere la nostra piccola missione di evangelizzazione attraverso i concerti a causa di un problema di salute. Ma ogni croce porta luce e “funziona” molto più di qualsiasi mirabolante performance sul palco.Niente è più attuale di una cosa eterna #13 – Giuseppe Signorin
Partiamo da san Paolo, attuale ed eterno come sempre: “Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani”. Se c’è qualcosa che non va mai fuori moda è la croce. Le croci riempiono i giornali e le nostre esistenze. Chi non ha croci? Le croci danno fastidio. A volte, giustamente, le troviamo insopportabili. Inguardabili. Ma la croce salva. Cristo è venuto per salvarci sulla croce. Per ribaltare la logica di questo mondo. Dio ci ha amati al massimo inchiodato sulla croce.
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E arriviamo a me. Sono mesi che soffro di un’infiammazione cronica piuttosto invalidante (preferisco non entrare nei dettagli) che sta condizionando la nostra vita sotto tanti punti di vista. I medici non hanno soluzioni per questo problema. Non si capisce bene. Le stiamo provando tutte. Parlo al plurale perché noi siamo una cosa sola, siamo sposati, e la croce che ha colpito il mio corpo la viviamo entrambi. Magari guarirò, o migliorerò molto. Chi lo sa? Abbiamo deciso, dopo il viaggio a Medjugorje, di interrompere per i prossimi mesi i concerti che negli ultimi anni hanno stravolto i nostri piani portandoci in giro per l’Italia (avevamo già dovuto annullare un po’ di date i mesi scorsi). Col problema che ho non è più possibile, ho bisogno di tempo (indeterminato, come i contratti) e tranquillità per curarmi e cercare di gestire la situazione. È una croce scomoda e non voluta. Ma chi vorrebbe mai una croce? So però che dentro questo limite, che non sopporto, c’è Luce. Non sempre la vedo. Ma c’è. E la nostra missione non è finita. Anzi, la croce entra nella missione, e offerta porta certamente più frutto di mille performance. Possiamo pregare e da casa continuare a creare contenuti per i social, fare video, canzoni, libri. Si vede che al Signore, al momento, va bene così. Vai a capire.
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C’ho messo 5-6 mesi a fare outing. Ma visto che la cosa non passa, mi pare giusto dirlo. Delle croci ci si vergogna, c’è poco da fare. Io perlomeno non mi sono mai svegliato di notte con il forte desiderio di mostrare a tutti i miei limiti. Credo che per pudore sia bene tenere per sé molte cose, custodire una sfera privata, ma dal momento che questo problema condiziona la missione “pubblica”, per quanto piccola, che come Mienmiuaif stiamo portando avanti, mi pareva giusto dirlo. Chiediamo preghiere, quelle sono preziose e potenti. Nel frattempo, continueremo a lavorare sui nostri progetti. Per esempio su una canzone che spiega bene come ho conquistato mia moglie grazie al mio outfit. Anche il mio modo di vestire, infatti, è sempre stato un punto debole, secondo Anita. Ma proprio con questo l’ho conquistata. Non è esattamente una croce come l’infiammazione che mi tormenta da mesi, ma un qualche grado di parentela c’è. Le croci, da quelle serie a quelle meno serie, sono sempre al tempo stesso un ostacolo e un passaggio segreto. Che porta più vicini a Cristo.
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SUL BLOG DEI MIENMIUAIF MIA MOGLIE ED IO