Suor Vincenza, che opera in una casa per disabili psico-motori in provincia di Cuneo, racconta “lo scherzo” di Papa Francesco, che l’ha chiamata dopo Natale
La spontaneità di Papa Francesco sorprende sempre tutti. Lo ha fatto anche sabato 28 dicembre, verso le 17 quando ha telefonato a suor Vincenza, al secolo Elisa Pesenti originaria di Bergamo, alla Casa della Divina Provvidenza “Le Perle” di Dronero, in provincia di Cuneo.
Suor Vincenza ha novant’anni e lo scorso maggio ha festeggiato i 66 anni consecutivi di servizio a Dronero, tra le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.
“Sembrava uno scherzo”
«Non ci credevo, sembrava uno scherzo, perché mi ha definito “una giovane suora”, nonostante la mia età, racconta a La Stampa (28 dicembre), ancora piena d’emozione, suor Vincenza.
«Ero appena rientrata per i Vespri dal Cottolengo, dove è mancata la mia cara figliola Patrizia, quando Suor Anna mi dice che c’è una telefonata per me”. Al telefono: “Posso parlare con Suor Vincenza, la più giovane della comunità?”. Suor Vincenza: “Sono io, ho risposto. Ma non avevo ben capito chi parlava, e allora lui mi ha detto: ‘Sono Papa Francesco dal Vaticano, devo salutarla e ringraziarla per tutto quello che fa per le ragazze!’. Io non ci credevo che fosse proprio il Papa e gli ho detto: Non è possibile! Ma lei è proprio il Papa, quello vero? Lui mi ha confermato che chiamava da Roma, dopo una risata. Allora gli ho detto: “Ma come mai si ricorda di una povera tapina che arriva da Bergamo … una bella città, lo sa?. Io tremavo per l’emozione e ho detto al Papa che chiamavo la nostra superiora, Suor Lucia … Il Santo Padre mi ha detto: “No, io voglio parlare proprio con la Suora più giovane, Suor Vincenza!”» (laguida.it, 30 dicembre).
Barba Bertu
All’origine del gesto del Pontefice, in realtà, c’è un libro, “Uomini e donne sulle tracce di Dio”, che l’autore cuneese Alberto Burzio (in arte Barba Bertu) ha donato al Papa. Nel volume, 40 interviste a religiosi della Granda, tra i quali anche suor Vincenza. «Francesco mi ha telefonato alle 17,20, per ringraziarmi del libro – racconta lo scrittore – Mi ha chiamato simpaticamente Barba Bertu. Ci siamo scambiati gli auguri, mi ha chiesto di pregare per lui e gli ho detto che il regalo più bello che potesse farmi, era chiamare suor Vincenza. Mi ha risposto che l’aveva appena fatto».
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“E’ venuto il momento di convertirsi”
Suor Vincenza, invece, sostiene che il Papa «sia stato informato da Padre Lombardi (già direttore della stampa vaticana e portavoce del Papa dal 2006 al 2016, originario di Dronero ndr). Non meritavo una cosa così grande, gliel’ho anche detto. Mi ha chiesto di pregare per lui e ci siamo salutati cordialmente. Meraviglioso». E conclude, felice, con una battuta: «Alla mia età, forse anche questo è un segno: è proprio venuto il momento di convertirsi».
Disabilità psico-motoria
La Casa della Divina Provvidenza, dove lavora Suor Vincenza, ospita ragazze portatrici di handicap psicomotorio e cognitivo, la cui età minima è di 25 anni, seguite e assistite da suore, dipendenti e numerosi volontari (circa una ventina) che realizzano attività di tipo ricreativo.
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