La foto del cane che trova riparo nel Presepe fa il giro del web e ci interrogaQuesta immagine richiama ad altre di altri cani che hanno trovato un rifugio accoccolandosi accanto al Bambino Gesù, per trovare riparo dal freddo. A me ha fatto venire in mente una piccola sequenza di uno dei film con protagonista Don Camillo, quando il parroco di Brescello inizia una processione da solo, dopo le minacce del capo dei comunisti Peppone, per supplicare il Signore contro la piena del fiume Po’. Egli si incammina e solo un cane lo segue. Il sacerdote interpretato da Fernandel fa per scacciarlo, una, due volte, ma il cane prosegue e il Gesù, appeso alla Croce gli dice “Lascialo stare, almeno Peppone non potrà dire che non c’era nemmeno un cane”. La santa ironia di Guareschi – qualcosa che dovremmo tutti recuperare – ma anche un piccolo segno per noi: tutto il Creato va salvato, ciascuno secondo la sua specie. E allora quel cagnetto che trova conforto certo dal freddo e dalle intemperie, mi ricorda che anche noi possiamo trovare riparo dalle intemperie della vita, o dal freddo della grettitudine umana, rifugiandoci in quel piccolo Presepe che Papa Francesco ha giustamente valorizzato chiamandolo “Vangelo domestico”…
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