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Il presepe a scuola? A Grosseto è obbligatorio farlo!

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/12/19

Lo ha deciso il Consiglio Comunale. Per rilanciare i valori del Natale cristiano contro lo “smarrimento” che si trascina tra molti giovani

A Grosseto da lunedì 16 dicembre, vige “l’obbligo di presepe” nelle scuole comunali e dentro al municipio.

La decisione arriva dal consiglio comunale che in mattinata ha votato a maggioranza una mozione dai partiti che supportano il sindaco Vivarelli Colonna (Il Tirreno, 16 dicembre)

Lo mozione ha chiesto al Consiglio di «impegnare il sindaco e la Giunta ad attivarsi affinchè all’interno di ogni scuola comunale e all’interno del palazzo Comunale venga allestito in vista delle prossime festività – si legge nella mozione – un presepe, ben visibile e di consone dimensioni».

“Coinvolgere famiglie e associazioni”

I Consiglieri chiedevano anche «di attivarsi affinché, attraverso il coinvolgimento delle famiglie di scolari ed associazioni, questo sia possibile realizzarlo» e a trasmettere «a tal fine una comunicazione opportuna all’ufficio scolastico regionale e ai dirigenti delle strutture scolastiche operanti sul territorio comunale. L’eventuale spesa per l’allestimento dei presepi, nelle scuole che ne fossero sprovviste, è stimata in 500 euro e potrà essere finanziata attingendo al capitolo 50850 ovvero il Fondo di Riserva».



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“Natale è amore, tolleranza, pace”

Secondo i consiglieri comunali, nella loro richiesta «chiedevano che il Santo Natale, oltre ad essere una festa cristiana, è una tradizione molto sentita dal nostro popolo ed è, in quanto tale, portatrice di un messaggio di amore, di tolleranza, di pace che vale per tutti, anche per chi non è cristiano» e che oggi «si avverte, specialmente nei più giovani, un senso di smarrimento rispetto ai nostri valori e alla nostra identità culturale» (La Nazione, 16 dicembre).

Il caso di Civitella Paganico

La decisione del Comune – come racconta il Tirreno –  è stata presa dopo la protesta di una mamma di Civitella Paganico, paesino a poche decine di chilometri da Grosseto, che si era lamentata per il divieto delle maestre a far portare al figlio una palla di Natale con disegnato un presepe all’asilo.



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