Il Vangelo di Matteo dice che sono andati a far visita a Maria in una “casa”Se gli storici amano dibattere sull’esatta ubicazione del luogo di nascita di Gesù, le tradizioni locali tendono a favorire l’idea che sia nato in una grotta. La Catholic Encyclopedia, ad esempio, spiega che “verso il 150 troviamo San Giustino Martire che si riferisce alla nascita del Salvatore come se avesse avuto luogo in una grotta vicino al villaggio di Betlemme; le grotte e stalle di quel tipo non sono rare in Palestina… La tradizione della nascita in una grotta è stata ampiamente accettata, come vediamo in Origene circa un secolo dopo”.
La tradizione della nascita di Gesù in una grotta rende più significativo il racconto del Vangelo di Matteo sulla visita dei Magi. L’evangelista scrive infatti che i Magi entrarono in una “casa”, e non in una “grotta”, per venerare il re appena nato:
“Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono” (Matteo 2, 10-11)
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Si crede inoltre che i Magi siano arrivati 1-3 anni dopo la nascita di Gesù, il che rende più probabile che la Sacra Famiglia fosse tornata a Nazareth anziché rimanere a Betlemme (dove si era recata per via del censimento). Ciò corrisponde anche al fatto che il re Erode aveva ucciso tutti i bambini maschi fino ai due anni.
Il motivo per cui Loreto è collegata a questo evento è la tradizione secondo la quale la casa di Maria a Nazareth venne trasportata miracolosamente dagli angeli nella città marchigiana.
È una leggenda accettata da molti Papi e santi nel corso dei secoli, anche se gli storici mettono spesso in discussione la validità di questa affermazione.
Se tutte le storie sulla Santa Casa di Loreto fossero vere, però, c’è la possibilità che i Magi l’abbiano visitata quando andarono a portare i loro doni al nuovo re. In questo modo, la casa è collegata non solo all’Annunciazione a Maria, ma anche alla Natività di Gesù.
Tutto ciò rende la memoria opzionale di Nostra Signora di Loreto (istituita da Papa Francesco) una perfetta festa “natalizia”, in cui si possono meditare molti misteri, come Maria “serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Luca 2, 19).