Il diavolo ha richiamato l’esorcista su come viene celebrata la santa messa da alcuni preti… Ecco le sue parole
Don Ambrogio Villa è un esorcista e sacerdote della diocesi di Milano, ordinato il 27 giugno 1970.
Attualmente è incaricato dalla Chiesa Milanese di esercitare il ministero di Esorcista. Durante un incontro al quale ha partecipato, Don Ambrogio ha rivelato un racconto inedito con il demonio, accaduto durante un esorcismo. E le parole del diavolo lo hanno segnato per sempre.
L’esorcista fa una premessa: «Tantissimi giovani a cui abbiamo fatto la prima comunione, la cresima, che hanno frequentato l’oratorio, ad un certo punto non vengono più a messa». Eppure «la messa ti nutre della parola di Dio, nella messa è Gesù che prega e noi ci mettiamo con lui, la messa è festa, è tante cose».
La possessione
Il sacerdote, poi, si presenta: «Sono uno dei 12 esorcisti ufficiali della diocesi di Milano e faccio gli esorcismi. Capita che ci persone che sono realmente possedute dal diavolo. Una persona è realmente posseduta quando perde il controllo di sé, va in trance, e il demone che la possiede la trasforma in un burattino, ma si impadronisce di lei solo negli aspetti esterni: la voce, l’udito, ecc».
Le lodi alla Madonna
Il maligno durante l’esorcismo «ti insulta, è volgare, ti minaccia, ti sputa, ti dice: “ti porto giù con me”. Nonostante questa violenza, Dio obbliga l’esorcista a dire «cose vere e belle». «Alcune volte – evidenzia Don Ambrogio – l’esorcista dice al demonio: “nel nome di Dio ti ordino, e tu sai che ho il potere di farlo, di dire le lodi a Maria. Il diavolo, di fronte a tale richiesta, si rifiuta? Mai! O resta in silenzio, o, se il sacerdote è fortunato, sente che il demonio dice le lodi di Maria, magari con una fatica tremenda, ma lo fa».
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“Voi avete fretta….”
Una volta, durante uno di questi esorcismi, «per la permissione di Dio, il diavolo si mette a parlare dei sacerdoti, e cosa dice? Si esprime così: “Voi avete fretta quando celebrate la messa, alzate quel pezzo di pane e subito giù, avete fretta, perché avete cose più importanti da fare”».
A un certo punto, rammenta il parroco, «dice una cosa ancora più incredibile: “Non capite, voi preti, che quando dite messa, Lei, la Madonna che non nominate mai, è lì attorno all’altare, con gli angeli”. Dopo aver ascoltato quelle parole, non sono più capace di dire la messa come prima».
Il valore della messa
Dopo quest’episodio, osserva Don Ambrogio, «un mio parrocchiano mi porta una immaginetta di sessanta, settanta anni fa, dove si vede il sacerdote che innalza l’ostia santa e intorno all’altare ci sono gli angeli. La messa, per tornare alla mia premessa, è il sacrificio di Cristo che ci perdona i peccati e tutto il cielo è riunito intorno a questo sacrificio. Si va a messa per tanti motivi. il primo: per essere salvati, per essere perdonati dai peccati, perchè la messa ci salva. Capite prima di tutto questo, perché quando dite: “a messa non posso andarci perché sono lontano, perché piove, ecc”, non si è capito il valore della messa!».
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