In Italia sono 150 mila. “Io ricordo nella mia diocesi, in un parco molto grande, c’erano più di 60 tavolini dove seduti c’erano gli indovini e le indovine”
«C’è gente che ancora oggi paga per rivolgersi agli indovini». E’ il monito di Papa Francesco nell’udienza generale del 30 ottobre, in piazza San Pietro. Il Papa ha condannato apertamente la pratica di ricorrere agli indovini.
“Prendi questa mano zingara”
Dopo aver letto un passo tratto dagli Atti degli Apostoli, che racconta di una schiava che «aveva uno spirito di divinazione» e «procurava molto guadagno ai suoi protettori con il mestiere di indovina», Francesco ha commentato il testo, agganciandosi all’attualità: «Questa povera schiava faceva questo che fanno le indovine: ti indovinava il futuro, ti leggeva le mani», ha evidenziato il Papa, evocando la canzone, «‘Prendi questa mano, zingara‘, e per questo la gente pagava».
Il parco di Buenos Aires
Poi ha aggiunto: «Anche oggi, cari fratelli e sorelle, c’è gente che paga per questo».
E nel parlare dei maghi e delle cartomanti, è tornato indietro a quando era ancora a Buenos Aires: «Io ricordo nella mia diocesi, in un parco molto grande, c’erano più di 60 tavolini dove seduti c’erano gli indovini e le indovine, che ti leggevano la mano e la gente credeva queste cose! E pagava» (Il Giornale, 30 ottobre).
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150mila maghi
Secondo l’Osservatorio anti-plagio, 13 milioni di italiani si rivolgono a oltre 150 mila maghi. Una minaccia segnalata da Francesco già subito dopo la sua elezione.
In Italia il giro di affari annuo di guaritori, stregoni e fattucchiere è di 4,5 miliardi. Per il catechismo della Chiesa cattolica, sono «gravemente contrarie alla virtù della religione» tutte le pratiche di magia e di stregoneria «con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo».
Anche portare gli amuleti è «biasimevole». Non è legittima per la dottrina «l’invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento delle credulità altrui» (In Terris, 30 ottobre).
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