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Emma Marrone: la malattia, la fede e le battaglie che contano

EMMA MARRONE

Emma Marrone, concerto 2012, Alcatraz, Milano.

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Paola Belletti - pubblicato il 24/09/19
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La cantante salentina ha comunicato ai suoi 4 milioni di follower che deve sospendere le attività per curarsi. Ma dice di non allarmarsi, tornerà presto: “Ci sono troppe cose belle da vivere insieme”.Lo ha annunciato via Instagram quattro giorni fa: la cantante uscita dalla nona edizione del talent Amici ed entrata nel cuore di milioni di fan, soprattutto tra i giovanissimi, ha annunciato la necessità di un periodo di ritiro dalle scene, concerti già fissati compresi,  a causa di un problema di salute. L’appuntamento che la rammarica di più quello del 4 ottobre, a Malta, evento corale promosso da RadioItalia.

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La mente di tutti è corsa subito al tumore che l’ha colpita a 25 anni. Era il 2009 e lei, racconta, se lo sentiva. Quella stanchezza che non se ne andava non dipendeva solo dal ritmo forsennato a cui viveva la sua vita di commessa di giorno e cantante di notte. C’era dell’altro e lo aveva detto alla mamma “preparati perché non ne verrà niente di buono, lo so”. Dopo l’intervento che le salvò la vita Emma si presentò ai provini di amici con ancora il busto post-operatorio. Ha proprio una bella fibra.

Lo stop all’attività intensa della cantante salentina e regina di Instagram è effettivo da ieri. Aveva appena lanciato il suo nuovo singolo “Io sono bella”, testo di Vasco Rossi, uscito il 6 settembre e accolto con entusiasmo dal suo affezionato pubblico.

La malattia però non è come il lancio di un nuovo album o il calendario di un tour; non si programma e arriva di solito inopportuna; lo dice la stessa Emma, il momento giusto è mai, ma in ogni momento possiamo trovare forza e spirito per affrontare questa o altre prove.

Con la schiettezza e il graffio che ne caratterizza anche la voce real_brown avverte: niente allarmismi, vado, combatto, vinco e torno.

“Ci sono troppe cose belle da vivere!”

Il Corriere riprende il racconto della prima volta in cui la giovane ha dovuto e anche voluto affrontare la malattia scoperta in una fase già piuttosto avanzata. Colpiscono la lucidità e il coraggio di far fronte ad un intervento e un post operatorio che sapeva pesanti. Non è temeraria, non minimizza, prova paura ma va, si arma di quel che può e va per la sua strada anche quando è dissestata, pericolosa, spiacevole.

Nel suo equipaggiamento annovera anche la fede, lo dice lei stessa. E a quella, alla preghiera attribuisce la forza che si è trovata addosso.



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La cantautrice, nonostante il dolore provato più per il rischio di dover rinunciare al sogno della musica e ai sacrifici fatti fino a quel momento che per il tumore in sè, ha chiesto di essere messa al corrente di tutto e ha affrontato l’intervento – durato sette ore – consapevole di ogni possibile esito, con coraggio e serenità: «Ero serena, il perché non lo so. Sarà che sono abbastanza credente, pregavo molto. Avevo paura però volevo comunque affrontare tutto». (Ibidem)

Da allora ha fatto propria la missione di sensibilizzare più persone possibile sull’importanza della prevenzione. Grata di essere stata curata e salvata, apprezza più radicalmente il dono fragile della vita.

Ha spesso mostrato anche grande attenzione ai bambini ricoverati, soprattutto ai piccoli pazienti oncologici, e si è spesa in prima persona per eventi al Bambin Gesù, per esempio.


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Sappiamo anche di altre istanze che ha sposato improvvidamente, come la promozione di cosiddetti diritti civili per la cosiddetta comunità LGBT. Imputerei questo fatto di più a poca avvedutezza che a malizia, cionondimeno gli effetti negativi delle sue e di altre sponsorizzazioni della obbligatoria causa gay ci sono e vanno ricordati. Sono in aperto contrasto, cara Emma, con la fede che pure ti sostiene, bisogna ricordarglielo.

Ma ora è a tema la sua persona, la sua personale traversata nelle acque infide della malattia, la sua resistenza alle prove che pure già abbondano nella sua giovane vita.

Per questo,come tanti amici sconosciuti e VIP -da Tiziano Ferro a Gabriele Muccino, a Mara Venier, a Maria de Filippi che dichiara per lei grande stima e affetto  – che le hanno mostrato vicinanza, le auguriamo ogni bene e la ringraziamo per l’esempio positivo che offre a tanti in questo frangente difficile. E di più la metteremo nelle nostre preghiere perché abbia la guarigione del corpo e dell’anima, che, ricordiamocelo è la più importante e irrinunciabile per la vita di tutti.