Il 7 dicembre prima cerimonia nell’importante luogo di culto a Montichiari, in provincia di Brescia. Invece sulle visioni di Pierina Gilli, fondatrice del culto di Maria Rosa mistica, il giudizio resta sospeso
Il 7 dicembre 2019 il santuario delle Fontanelle di Montichiari diventerà ufficialmente un santuario mariano diocesano. Il vescovo della diocesi di Brescia Pierantonio Tremolada sarà presente alla cerimonia presso l’importante luogo di culto, dove si venera la Madonna come Maria Rosa mistica.
Se il Vaticano ha dato il via libera per rafforzare, in questo modo, il culto della Vergine a Montichiari, allo stesso tempo non ha sciolto le riserve sulle presunte apparizioni mariane a Pierina Gilli, veggente e fondatrice del santuario.
Monsignor Marco Alba, cancelliere di Curia e delegato del vescovo di Brescia per la Fondazione Rosa Mistica ha annunciato su La Voce del Popolo (5 settembre), la svolta: «Alle Fontanelle ci prepariamo a vivere, in questa ultima parte dell’anno (,,,) il formale riconoscimento canonico, da parte del Vescovo di Brescia, di tali luoghi di culto e devozione mariana, come Santuario diocesano in onore di Maria Rosa mistica».
Cura della pastorale e della liturgia
Fino ad oggi, spiega monsignor Alba, «tali luoghi erano semplicemente riconosciuti come Delegazione vescovile e affidati ad un Delegato del Vescovo per la gestione del culto; in un prossimo futuro, consultati con esito favorevole anche gli appositi organi della Santa Sede, le Fontanelle diventeranno a tutti gli effetti uno dei Santuari mariani della nostra Diocesi di Brescia: si riconoscerà così, in modo autorevole, come in tale luogo sacro, “per un peculiare motivo di pietà, i fedeli si recano numerosi in pellegrinaggio” (can. 1230)».
Come è richiesto nella vita di un Santuario, «la cura pastorale della liturgia e della devozione dovranno perciò essere garantite in modo ancor più costante e ordinato, sotto la guida di un Rettore e dei suoi collaboratori, “offrendo ai fedeli con maggior abbondanza i mezzi della salvezza (…) soprattutto con la celebrazione dell’Eucarestia e della Penitenza” (can. 1234)».
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Pierina Gilli
Il culto della Madonna come Maria Rosa mistica, nasce a Montichiari grazie a Pierina Gilli, un’umile infermiera e aspirante suora, ricevette qui anche diversi messaggi per la Chiesa e il mondo intero in alcune date importanti: la Domenica in Albis – quando la Madonna benedisse la sorgente e promise grazie per chi vi si fosse accostato con fede, significativamente nel giorno in cui anni dopo san Giovanni Paolo II avrebbe istituito la Festa della Divina Misericordia – il 13 maggio, nell’anniversario di Fatima, il 9 giugno, per la Festa del Corpus Domini.
Queste celesti manifestazioni seguivano a distanza di anni un primo ciclo di apparizioni che culminarono nel giorno dell’Immacolata del 1947 nel Duomo di Montichiari, quando la stessa Gilli vide discendere e risalire la Madre della Chiesa da una Scala santa, apparsa con una porzione di Paradiso nel cuore della Basilica di Montichiari.
Le presunte rivelazioni
La veggente, che ebbe rivelazioni private per tutta la vita, collegava sinteticamente la Venuta della Vergine al messaggio delle tre rose che Ella portava sul petto e riconducibili simbolicamente all’esigenza per i credenti, e in particolare per i consacrati – a cui in modo speciale ed esplicito questa mariofania è rivolta – un percorso di preghiera, sacrificio e penitenza per una nuova indispensabile conversione dei cuori, perché il mondo e la Chiesa escano dai miasmi dell’ateismo per riscoprirsi nuovamente nel disegno di Dio (Famiglia Cristiana, 16 settembre).
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“Giudizio sospensivo”
Se sul valore autentico della preghiera, delle conversioni, della evangelizzazione, il Vaticano si è espresso positivamente nei confronti delle Fontanelle, su queste presunte apparizioni mariane, il giudizio resta sospeso.
Scrive sempre monsignor Alba, che se da un lato si manifesta «una rinnovata e più intensa gestione del culto e della vita sacramentale alle Fontanelle», dall’altro non si modifica «l’attuale giudizio sospensivo della Chiesa sull’autenticità delle apparizioni mariane durante la vigente fase di studio e approfondimento in atto nella nostra Diocesi, in stretta collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede».
Discernimento evangelico
Tuttavia, conclude il prelato della diocesi di Brescia, «è importante sottolineare come tale scelta, aiutando di certo ad incrementare la diffusione del culto e dell’offerta dei mezzi di Grazia sacramentale per tutti i fedeli che giungono qui da ogni parte del mondo, potrà offrire importanti e nuovi elementi per operare quel discernimento evangelico che, a partire dai frutti, giudica con più attenzione l’autenticità della pianta che li genera e la libera azione dello Spirito».
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