A settembre il viaggio apostolico in Mozambico, Madagascar e Isole Mauritius. La rivista “San Francesco” racconta ciò che accade in quei Paesi
Papa Francesco torna in Africa per la quarta volta dall’inizio del pontificato, la seconda nel 2019 dopo il viaggio in Marocco. E lo fa dal 4 al 10 settembre con un intenso programma a tre tappe che lo vedrà protagonista in Mozambico, Madagascar e Isole Mauritius, dove visiterà rispettivamente le capitali Maputo, Antananarivo e Port Louis.
In occasioni di quel viaggio apostolico, Francesco probabilmente incrocerà il “meglio” che possono offrire questi Paesi, che restano ben lontani da una soglia di sviluppo minima. La rivista “San Francesco”, nel numero di luglio, ha raccontato, invece, il contesto quotidiano, drammatico, che si vive nella gran parte dei territori di questi Paesi.
La guerra e i cicloni in Mozambico
In Mozambico il Papa troverà un Paese alle prese con una guerra civile durata tre lustri, la firma della pace nel 1992 e la ripresa del conflitto militare che vede contrapposti il partito al governo e quello all’opposizione.
Chiese e cappelle cristiane sono oggetto di assalti e incendi: chi ci vive racconta che la Chiesa è con il popolo, vive e soffre tra la gente. Alla instabilità politica, si aggiungono le calamità naturali: due cicloni tropicali hanno recentemente devastato il Paese provocando morti e distruzione.
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Morbillo e deforestazione in Madagascar
Segnato da una gravissima epidemia di morbillo che dalla fine del 2018 ha mietuto oltre 1.200 morti e contagiato più di 115.000 individui, con il più grande focolaio nella storia di un Paese in cui solo il 58% delle persone è stato vaccinato contro il virus, il Madagascar è sfiancato da una seria povertà, una crisi politica e una deforestazione che ha raggiunto addirittura il picco dell’80% del patrimonio forestale, in aggiunta alla siccità che mette a dura prova l’attività agricola.
La Chiesa cattolica, si legge ancora sulla rivista “San Francesco”, ha conosciuto una storia “brutale” di martirio con l’uccisione dei missionari francesi. Lo scorso anno è stato beatificato Lucien Botovasoa, maestro elementare e terziario francescano, assassinato il 14 aprile 1947 perché cristiano nel periodo di persecuzioni che accompagnò l’indipendenza dell’isola.
Mauritius tra scandali politici e abusi sessuali nella Chiesa
Nelle isole Mauritius, la situazione politica ha sofferto del recente scandalo che ha portato alle dimissioni della presidente Ameenah Gurib-Fakim, mentre la Chiesa cattolica si è trovata a confrontarsi con la piaga degli abusi sessuali e il cardinale Maurice Piat, vescovo di Port-Louis, ha scritto una lettera per esprimere pubblicamente la tristezza, il turbamento e il pentimento di fronte alla sofferenza delle vittime.
Un viaggio, dunque, quello di Francesco, che si preannuncia ad ostacoli tra un mondo che gli sarà mostrato dalle autorità locali, e uno reale, dietro le quinte, ricco di tensioni sociali e problemi.
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Le altre notizie
Il mensile dei frati di Assisi di luglio riporta anche un’esclusiva intervista al nuovo Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuale, fra Carlos Trovarelli, su attualità, fede e carisma francescano
Il periodico francescano parte da un editoriale di padre Enzo Fortunato “I non voluti” che porta il lettore a fermarsi a riflettere su quanto sta accadendo nel mondo e sul «Perché abbiamo smarrito attenzione, compassione e umiltà verso i più fragili che non vogliamo e rifiutiamo».
Infine, si parla anche del progetto “Percorsi Assisi”: una settimana, dal 31 agosto all’8 settembre, full time tra economia, lavori di gruppo e passeggiate all’aria aperta alla ricerca della propria vocazione professionale.