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Arianna Ciampoli: la fede e mia figlia hanno trasformato la mia vita!

Arianna Ciampoli
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Silvia Lucchetti - pubblicato il 11/06/19
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La conduttrice in una recente intervista ha parlato della fede nata negli anni dell’adolescenza e dell’amore per sua figlia che la rende una mamma piena di paure ma ricca di speranza!Lo sguardo luminoso, l’aria sognante, le fossette sul viso, rendono Arianna Ciampoli una conduttrice immediatamente simpatica e vicina ai telespettatori che la seguono da anni con affetto. Attualmente sta conducendo insieme a Michela La Ginestra tutti i mercoledì alle 21.05 su Tv2000 il programma “Questa è vita!”. Uno show ricco di ospiti e musica, che racconta le storie di chi si dona agli altri: uomini e donne comuni ma eroici nell’ordinarietà del quotidiano. Perché è necessario dare spazio a chi illumina, a chi spende i propri talenti e le proprie energie per il bene e la bellezza. Arianna Ciampoli ci crede e lo racconta in un’intervista apparsa su Credere. 

Uomini e donne che non si rassegnano al male

«Una parte di noi, quella più profonda e viscerale, non si rassegna a credere che l’altro sia una minaccia, qualcuno di cui diffidare, o che la vita sia solo dolore. In fondo al nostro cuore sentiamo che c’è di più. Ci tengo però a dire che non amo il termine “eroe” perché crea una distanza: eroe è qualcuno che ha dei superpoteri, che compie gesti fuori dalla nostra portata. Non è così: le persone di buona volontà sono uomini e donne che semplicemente non si rassegnano al male» (Ibidem).

La presentatrice è un volto noto di Tv2000 ma non solo. Per la televisione della Cei ha condotto numerosi programmi come: Formato Famiglia, La canzone di noi, Revolution, Ci vediamo da Arianna. Mentre per la Rai: Solletico sempre insieme a La Ginestra, La vita in diretta, Mezzogiorno italiano, Quelle brave ragazze. Il nuovo show è in onda dal 24 aprile e di seguito pubblichiamo la settima puntata andata in onda il 5 giungo con ospiti: Roy Paci e Alessandro Greco.

Dal giorno che è nata mia figlia le mie paure sono raddoppiate

Arianna è mamma di Angelica che ha 14 anni e come ogni madre vive dentro sé la necessità di trasmettere a sua figlia fiducia negli altri ma al contempo la consapevolezza di doverla tutelare, proteggere, informandola sui pericoli del mondo.

«Credo che la tentazione più grande sia proprio pensare che le cose vadano così, e non possiamo farci nulla. Il mio sogno è essere una persona libera: libera dai giudizi, dai pregiudizi, da alcune fragilità e dalle paure. Sono infatti un essere abitato dalla paura, in quanto Arianna ma anche in quanto mamma: dal giorno in cui è nata Angelica, i miei timori sono raddoppiati» (Credere).


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La fede mi ha resa la persona che sono!

Da adolescente ha frequentato il Movimento eucaristico giovanile dei Gesuiti, un percorso fondamentale e necessario che le ha trasmesso la speranza, la fede in Cristo che può fare nuove tutte le cose. E quindi di fronte ai fallimenti, ai limiti, agli errori, nulla è perduto, Gesù non butta via niente perché, come dice don Fabio Rosini, per Lui siamo roba buona.

«Nella mia vita è stato decisivo frequentare, durante gli anni dell’adolescenza, il Movimento eucaristico giovanile (Meg), dei Gesuiti. Sono cresciuta dentro uno scambio continuo, intelligente, vivace sulla fede e sulla spiritualità che mi ha reso la persona che sono. È stata una formazione all’insegna dell’apertura e dell’incontro. In particolare ricordo che, durante un convegno, sentii la frase: “Le cose di prima sono passate, ecco ne sono nate di nuove”. Avevo 15 anni, ero reduce da una serata di baldoria ma quell’ecco mi è rimbombato nel cuore perché è quella possibilità continua di ricominciare e rinascere. È quell’ecco che mi dà speranza verso la vita, verso la mia pochezza e quella degli altri» (Ibidem).

Ho fame di risposte

La fede è un cammino, e Arianna Ciampoli si sente proprio così. Nel suo percorso interroga chi ne sa più di lei, cerca risposte alle sue domande per farne tesoro. E anche nel lavoro avviene la stessa cosa: le storie che racconta, le persone che incontra le permettono di scorgere una parte della risposta, di intravedere uno spicchio di senso.

«Mi sento una persona costantemente in cammino. Sono un essere profondamente spirituale al quale non bastano i suoi 174 centimetri di altezza: sono sempre tesa verso Altro. Se faccio il mio lavoro, forse, è proprio perché ho fame di risposte: le anelo, ne ho bisogno, quindi pongo domande ad altri, che ne sanno più di me e possono darmi delle risposte» (Credere).

Papa Francesco? un uomo libero!

La presentatrice ha avuto l’opportunità di incontrare – anche se non privatamente – il Pontefice, un modello da seguire per la sua capacità di amare, di amare sempre, nonostante tutto, afferma. Un uomo libero sul serio, aggiunge, che sa essere di tutti.

«Lo adoro: mi piace il suo essere aperto, accogliente… il suo essere di tutti. Perché lui è davvero così: “di tutti”. Certo, a volte fa scelte forti o impopolari ma non smette mai di amare. Non svaluta nessuno, non riduce mai l’altro a un’etichetta o a una categoria. Francesco è una persona veramente libera».


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Queste ultime parole mi hanno fatto tornare in mente alcuni versetti del Vangelo di Giovanni

Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Gv, 8 31-32)

… solo “Questa è vita!”.