Secondo la tradizione, Gesù si è elevato al Cielo da questo monte…Tutti gli eventi della vita di Gesù si sono verificati in luoghi specifici della Terra Santa. Di molti di questi eventi conosciamo l’esatta ubicazione, mentre per altri possiamo contare solo sulle tradizioni orali locali.
Nel caso dell’Ascensione di Gesù al Cielo, la Bibbia menziona il nome del monte su cui gli apostoli testimoniarono l’evento miracoloso.
San Luca narra negli Atti degli Apostoli come i discepoli di Gesù si riunirono e gli posero una domanda. Dopo che Gesù ebbe pronunciato le sue ultime parole, “fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo” (Atti 1, 9).
Poco dopo l’evangelista dice che “ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato” (Atti 1, 12). Si tratta dello stesso orto degli Ulivi in cui Gesù sperimentò la sua “agonia nel giardino” prima di essere arrestato.
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Secondo la Legenda Aurea, un manoscritto medievale che contiene varie tradizioni, il monte possedeva un notevole simbolismo.
Si noti che Egli ascese al Cielo dal Monte degli Ulivi, nei pressi di Betania. Questo monte, seguendo un’altra traduzione, era anche chiamato Monte delle Tre Luci, perché da occidente la luce del Tempio vi cadeva di notte, perché un fuoco ardeva continuamente sull’altare; al mattino catturava i raggi del sole da oriente prima che raggiungessero la città; gli alberi d’ulivo producevano poi una grande riserva d’olio, che alimentava la luce.
Le tradizioni locali dicono anche di sapere il punto esatto in cui Gesù è asceso.
Sulpizio, vescovo di Gerusalemme, dice – come anche la Glossa – che quando una chiesa venne poi costruita sul luogo, il punto in cui si era trovato Cristo non riuscì mai ad essere coperto dalla pavimentazione, e che le lastre marmoree poste lì scoppiarono sul volto di chi le stava ponendo. Dice anche che le impronte nella polvere provano che il Signore è stato proprio lì. Le impronte sono visibili, e il terreno mostra ancora le depressioni lasciate dai suoi piedi.
Indipendentemente dalla veracità di quest’ultima storia, riporta al fatto che Gesù ha calpestato davvero questa Terra e la Sua presenza resta con noi, anche dopo l’Ascensione. Noi cattolici crediamo che sia presente nell’Ostia consacrata a Messa, realizzando le parole: “Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi” (Giovanni 14, 18).