Un cancro al polmone, 55 anni e 5 figli. Ha voluto vivere un’esperienza indimenticabile con ciascuno di loro per insegnargli che gioia e dolore fanno parte dell’esistenza che va vissuta con coraggio e speranza! Isabella de la Houssaye l’anno scorso nel mese di gennaio scopre di avere un tumore al polmone al quarto stadio. Una notizia sconvolgente: si è ammalata proprio lei, amante da sempre dello sport e della natura, alpinista, maratoneta, uno stile di vita sano, niente fumo né alcolici (Ansa). La notizia dolorosa e inaspettata non ha scalfito però la sua voglia di mettersi in gioco, di andare avanti, di godere del poco tempo prezioso che probabilmente le resta con la sua famiglia, formata dal marito e 5 figli.
Ha vissuto con ciascuno dei figli un’esperienza indimenticabile
Una volta terminate le terapie, l’anno scorso, dopo aver riacquistato un po’ di energie, ha voluto realizzare il suo sogno più grande: quello di vivere con ciascuno dei suoi figli un’esperienza unica, un’avventura indimenticabile, per insegnare loro che la vita è fatta di “gioia e sofferenza allo stesso tempo”, ma che vale sempre la pena viverla perché è un dono inestimabile.
«Volevo lasciare loro un insegnamento sulla perseveranza, la forza e la consapevolezza» (Vanity Fair)
Con Oliver ha percorso più di 800 chilometri lungo il Camino de Santiago in Spagna, a giugno ha corso una maratona in Alaska con Cason, e a settembre, insieme al marito e tre figli ha partecipato e completato un’altra maratona di 128 chilometri in Kazakistan. Per poi ripartire con il figlio David per realizzare un Ironman in Corea del Sud (Ibidem). Che tempra, nonostante la malattia!
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Sul Monte Aconcagua con la figlia
Con Bella, 22 anni, unica femmina tra quattro maschiacci, ha intrapreso un viaggio straordinario: ha trascorso il mese di gennaio scalando la cima del Monte Aconcagua, nelle Ande argentine, è la montagna più alta di tutto l’emisfero meridionale ed è una delle Seven Summits del Pianeta. Mamma e figlia sono state accompagnate da due guide e da una reporter e un fotografo del New York Times che hanno documentato e raccontato le tappe del percorso.
Quando sono arrivate in cima a 6962 metri, dopo due settimane intense di scalata, mamma e figlia si sono abbracciate e hanno pianto. Un viaggio che non scorderanno mai, pieno di difficoltà, soprattutto per Isabella, ma anche di emozioni. Le temperature fino a -40 gradi, la debolezza determinata dalle terapie, la difficoltà nel mangiare a causa della nausea, la paura che le gambe e le sue ossa indebolite non la sostenessero. E invece le preoccupazioni sono svanite quando le due donne hanno raggiunto la meta.
Mamma, non conosco nessuno al mondo che sia più forte di te!
Bella in preda all’emozione ha guardato sua madre e ha detto con il cuore sicuramente grato: «Non conosco nessuno al mondo che sia più forte di te. Non sarò mai come te». Ma lsabella le ha risposto: «Mi stai prendendo in giro? Tu sei molto più forte di me» (Vanity Fair).
Chissà quanto coraggio e amore Isabella avrà voluto trasmettere a sua figlia pronunciando quelle parole. Lei che forse non potrà starle ancora per molto tempo accanto fisicamente, avrà voluto sicuramente ricordarle quanto sia fiera di avere una figlia come lei, la sua unica “bambina”, che è una donna che tra poco dovrà affrontare il mondo senza più gli occhi di sua madre. Chissà quali emozioni avranno vissuto attraversando la montagna insieme, appoggiandosi l’una all’altra! Contro quanti pensieri tristi avranno dovuto lottare! Quante paure! Quanti sorrisi complici si saranno scambiate dopo essersi confidate davanti a quei panorami incantevoli!
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Erri De Luca scrive che solo a piedi si viaggia veramente:
“Qualunque altro mezzo provvede a uno spostamento, ma solo i piedi permettono il viaggio. Questa parola è nobile per me e non coincide con nessuna agenzia. Viaggio è l’attraversamento di deserti da parte dei nuovi migratori, viaggio spetta al pellegrino che si avvia verso la sua destinazione. Viaggio è anche la breve gita di un giorno di chi sale in montagna, a due o a quattro zampe (…)” (Avvenire).
Le montagne mi fanno piangere
Isabella ha confidato al New York Times:
“Le montagne hanno sempre un modo per farmi piangere” (Ansa).
E il pianto, dice Papa Francesco, ci prepara a vedere Gesù.
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