Il papa gli ha concesso la dispensa per l’ordinazione. E così Don Michele ha potuto celebrare la sua prima messa dal letto dell’ospedale di Varsavia, dove è ricoveratoMichele Łos di 31 anni, malato terminale, ricoverato all’ospedale militare di Varsavia ha emesso giovedì 23 maggio i voti perpetui come Figlio della Divina Provvidenza. Erano presenti alla cerimonia, che si è tenuta nel reparto di oncologia, il vicario generale dell’Opera Don Orione, Don Oreste Ferrari, il consigliere generale, Don Fernando Fornerod, il direttore della provincia orionina “Madonna di Czestochowa”, Don Krzysztof MIS insieme ai genitori e alla sorella del Ch. Michele arrivati, per questa occasione, da Lion in Francia. Presenti anche alcuni religiosi orionini di Varsavia.
“Profonda spiritualità”
«La cerimonia – spiega commosso Don Fernando Fornerod – si è svolta in un clima di grande e profonda spiritualità. Dopo la preghiera iniziale è seguita quella delle litanie per chiedere l’intercessione dei santi per la vita di Michele e per la sua Congregazione».
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L’ordinazione
«Michele – aggiunge don Fornerod – ha pronunciato la sua professione perpetua e ha fatto il giuramento di povertà. Tutto questo è stato possibile grazie al Santo Padre Francesco che ha concesso le dispense necessarie per la professione perpetua e l’ordinazione sacerdotale». Grazie a questo gesto di grande vicinanza del Pontefice nei confronti del neo-religioso orionino, venerdì 24 maggio, alle ore 11, monsignor Marek Solarczyk, vescovo ausiliare di Varsavia-Praga «lo ha ordinato diacono e quindi sacerdote».
La prima messa
Il neo sacerdote, conclude il consigliere generale, ha vissuto questo momento con «serenità e fede ed ha ringraziato il Papa e il Direttore generale, Don Tarcisio Vieira per avere reso possibile la sua ordinazione diaconale e sacerdotale» che è culminata domenica 26 maggio con la celebrazione della Santa Messa.
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