Secondo l’angelologia il loro incarico è di proteggere le singoli nazioni. E allora perché, nonostante la loro presenza, in esse accadono guerre, scontri, omicidi? Ecco la spiegazione
“Quando Dio elesse il seme di Abramo a portatore delle sue promesse, non chiuse affatto la fonte della sua bontà verso gli altri popoli, perché anche per loro fece queste promesse”, scrive sant’Agostino. Non bisogna pensare che solo gli eletti abbiamo un angelo protettore.
“Anche se ha permesso che tutti i popoli facessero la loro strada, non li ha tuttavia lasciati senza la sua testimonianza” (At 14,16). Dio è il Creatore ed il Padre di tutti, scrive l’angelologo Don Marcello Stazione nel suo libro “In lotta contro il maligno” (edizioni Segno).
San Basilio
Tutti si trovano al sicuro nell’infinito spazio della sua provvidenza, anche se secondo diversi gradi. E che altro sono gli angeli tutelari se non i suoi incaricati, gli organi esecutivi dei progetti divini, i rappresentanti degli interessi dei popoli a loro affidati come lascia capire il passo in Daniele 10,20? Un importante dottore della Chiesa come San Basilio, propone la convinzione comune del suo tempo quando scrive: “È già stato insegnato da Mosè e dai profeti che vi sono angeli tutelari per ogni nazione… Numerosi sono questi comandamenti e luogotenenti spirituali posti a protezione ed a guardia di popoli”.
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“Agite bene…”
La fede negli angeli dei popoli, basata sulla stessa Bibbia e più tardi elaborata dai padri, non ha valore solamente per gli antichi, per i giudei, per i persiani e per i greci. Anche i popoli odierni hanno il loro spirito tutelare sulla terra, il loro intercessore in cielo. I popoli non sono lasciati a se stessi: e neppure semplicemente nelle mani dei loro governi. Accanto al popolo ed al suo governo è sempre presente “un principe” invisibile, che suggerisce i progetti di Dio, dirige ed agisce. “Agite bene, Dio è sopra di voi!”, grida l’angelo d’ogni popolo nel teatro del mondo.
Tempo antimeridiano
Gli angeli tutelari dei popoli, evidenzia nel libro Stanzione, sono angeli del tempo antimeridiano: “Essi hanno la missione di Raffaele, di guidare i popoli. La missione di portare loro il vangelo della redenzione come Gabriele. La missione di eseguire nei loro riguardi le sentenze divine come Michele”, ricorda il cardinale Faulhaber.
Oggi però si può veramente parlare di un effettivo influsso dei vari Raffaele, Michele, Gabriele sui popoli? O non sembra piuttosto che questi siano stati abbandonati dagli spiriti buoni e lasciati in balia del demonio? È fantasia o verità la fede negli angeli dei popoli?
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La volontà degli uomini
Già Dionigi ha cercato di rispondere a questa obiezione: “Non si possono render responsabili gli angeli delle aberrazioni dei popoli: questi ne sono colpevoli, perché di propria iniziativa si sono scostati dalla via indicata” (Dionigi, De coelesti hierarchia, cap. 9). Per quanto siano acuti d’intelligenza ed energici, gli angeli tutelari delle nazioni – come gli angeli custodi dei singoli – non sono in grado di sostituirsi alla volontà libera dell’uomo. Possono ammonire, mettere in guardia, supplicare, aiutare come un padre severo, una madre amorevole, un amico premuroso; non sono però in grado di forzare la volontà dell’uomo.
“Lasciate che tutt’è due – gramigna e grano – crescano insieme fino alla mietitura! Al tempo del raccolto dirò ai mietitori: raccogliete dapprima la gramigna e legatela ai fasci per essere bruciata! Il grano invece raccoglietelo nel mio granaio” (Mt 13,30).
I demoni
Questo ordine del Signore vale anche per gli angeli anzi proprio per loro. Lo stesso passo evangelico indica nell’attività del “nemico” la sinistra ragione, che in qualche modo spiega “l’insuccesso” degli angeli tutelari nella loro cura dei popoli e degli individui. Non ci sono solo angeli, c’è anche il demonio: ad esso gli angeli oppongono resistenza, ma anche i demoni oppongono resistenza agli angeli.
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Depravazione e debolezza
Sulla scacchiera dei popoli e dei cuori umani ad ogni mossa celeste, oppongono una infernale contromossa, ad ogni offensiva del bene una raffinata controffensiva del male. Istigano i popoli a servire gli idoli, numerosi e potenti anche nel nostro tempo. Solleticano la debolezza della carne fino alla depravazione ed alla immoralità. Vomitiamo sulla terra l’odio e la rabbia dell’inferno in tali inumane quantità e forme da non lasciar dubbi sulla loro origine infernale.
La sentenza dell’Apocalisse
Secondo l’angiologia, gli angeli, in linea di massima vinceranno. Il match nel quale si trovano di fronte, non terminerà zero a zero, gli angeli batteranno i demoni e li stermineranno.
Nell’Apocalisse questa superiorità viene chiaramente espressa. Terribili assalti dell’inferno stordiranno la terra durante la storia e particolarmente alla fine dei tempi, e in quei momenti sembrerà che l’unica via sia quella dell’abisso. Ma gli angeli pareranno felicemente quei terribili colpi e proprio allora, quando il demonio crederà d’aver raggiunto il suo scopo, prima cioè del giudizio finale, sarà sconfitto definitivamente (Ap 10,10).
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