Dall’ex chierichetto Piero agli incontri con Dio di Gianluca, sino alle emozioni di Ignazio alla Gmg di Panama durante l’Ave Maria
«Alla nostra età abbiamo realizzato il nostro sogno più grande: cantare per il Papa». I tre cantanti de “Il Volo”, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, sono appena arrivati a Milano da Panama, dove hanno cantato l’Ave Maria, Mater Misericordiae, scritta per papa Francesco alla presenza del Pontefice e di 450mila giovani presenti nel Campo San Juan Pablo II, durante la Veglia della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù.
E sono ancora emozionati, ancor più di calcare la settimana prossima il palco del Festival di Sanremo (5-9 febbraio), già vinto nel 2015, in gara con il nuovo brano “Musica che resta“. In quell’occasione il trio festeggerà anche i dieci anni di carriera musicale.
“Ad un metro dal Papa…”
«Cantare a un metro dal Papa significa gestire le emozioni fortissime che ci hanno dato sia lui sia le centinaia di migliaia di giovani che pregavano insieme a noi. Porre al cospetto di Dio la nostra arte è stato toccante» raccontano i tre giovani tenori in un’intervista ad Avvenire (2 febbraio).
Tre visioni differenti della fede
Poi ognuno spiega il suo rapporto con la fede. «Sono credente ma non praticante – afferma Ignazio – e vedere tutti quei ragazzi miei coetanei a Panama, così emozionati nel pregare, nel vedere il Papa che parlava, spiegava, e immetteva tra una preghiera e l’altra discorsi legati alle reti sociali, ai social, è stato davvero toccante. C’è stata un’energia davvero particolare».
Aggiunge Piero: «Sono molto credente e praticante. Quando posso vado a messa. Per me è stato un momento molto particolare: da piccolo facevo il chierichetto e molte altre cose. Quindi cantare davanti al Papa… c’è voluto tempo per metabolizzare».
Gianluca, invece, ha una visione della fede ancora diversa rispetto agli altri due componenti de IL Volo: «Per me Dio si può manifestare in tante piccole e grandi cose, come l’innamoramento, l’amore per la famiglia, il sorriso di un nonno: quello per me è Dio».
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