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Quanti macigni abbiamo sul cuore! Ritagliamoci piccoli spazi di leggerezza

RAGAZZA, VENTO, SORRISO
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Cristina Buonaugurio - pubblicato il 30/01/19
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Imparare a lasciar andare, impegnarsi in qualcosa che è bello fare senza pensare al risultato, guardare per qualche attimo le cose con gli occhi dei bambini. Ecco come non farci schiacciare dalle paure, dai doveri, dalle responsabilità.

Hop, hop, hop
com’è misteriosa la leggerezza
hop, hop, hop
è una strana cosa, è una carezza che non vuoi
hop, hop, hop
butta via il dolore, la pesantezza
hop, hop, hop
cerca di inventare la tua leggerezza e volerai.

(Giorgio Gaber, La leggerezza, 1974-75)

Italo Calvino, nelle sue Lezioni americane del 1985, definì la leggerezza come “il planare sulle cose dall’alto, senza avere macigni sul cuore”.

Quanti macigni abbiamo sul cuore! Quanti ce ne poniamo ogni giorno imponendoci obiettivi sempre più alti e ritmi sempre più forsennati, impedendoci allo stesso tempo di fare ciò che realmente di piacerebbe.



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E’ vero, abbiamo tutti delle responsabilità. Abbiamo tutti dei doveri da assolvere. Ed è giusto non sottrarsi a quelle responsabilità e a quei doveri. Ma la vita non può e non deve essere tutta qui: un susseguirsi di cose da organizzare, realizzare, valutare, terminare… senza mai dedicarsi un momento per sé, un momento di spensieratezza.

Per questo abbiamo tutti bisogno di leggerezza!

Di prendere noi stessi, la vita e tutto quello che ci circonda con meno seriosità. Di imparare a lasciar andare, a scegliere di concederci una maggiore tranquillità, a guardare le cose dall’alto, anche per arginare il clima pesante, fatto di odio, continua violenza verbale e fisica in cui viviamo.

Un buon proposito

Ecco allora la mia proposta di un proposito davvero buono che puoi portare avanti nel nuovo anno (del resto siamo ancora nei primi giorni del 2019, quindi è ancora il tempo dei buoni propositi): dedicarti spazi e tempi di leggerezza.

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Pexels

Primo step

Inizia con lo scegliere dei momenti in cui ti è possibile mettere da parte gli impegni, i doveri e le responsabilità senza sensi di colpa. Non deve essere una scusa per trascurare qualcosa di importante, ma un momento in cui puoi dedicarti a te e a quello che ti fa sentire leggera/o. Allo stesso tempo non pensare che hai troppe cose da fare e che non puoi fermarti un attimo: il mondo non si ferma se tu trascorrei qualche ora piacevole.

Secondo step

Decidi poi a quale attività dedicarti e se vuoi farlo da sola/o oppure in compagnia. Scegli una cosa che ti piace fare, per cui di solito non hai tempo, qualcosa che ti fa sentire di nuovo piccola/o, spensierata/o, felice: può variare dalla lettura alla pittura, dal bricolage alle passeggiate, dalla modellistica al cinema… Ognuno sa cosa lo fa stare bene e lo ricarica!


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La differenza con gli hobbies (queste attività potrebbero essere benissimo un hobby) è che spesso l’hobby rischia di diventare un’ossessione a cui ci si dedica con passione estrema. Per alcune persone rischia di diventare quasi un lavoro, per il tempo che ci si dedica, per l’impegno che richiede e la serietà con cui viene portato avanti. Puntare alla leggerezza vuol dire, invece, essere spensierati mentre si è immersi in un’attività. Se non si termina o non dà il risultato sperato non fa nulla: non conta il prodotto cui si giunge, ma l’essere stati bene nel mentre.

Una volta scelta l’attività cui dedicarti, devi decidere se farlo da sola/o o in compagnia. In entrambi i casi va bene: l’importante è essere spensierati, sereni, ricaricati. Potresti anche riuscire ad avere un’attività cui dedicarti da sola/o e una da fare in compagnia: da più parti arriva la leggerezza meglio è!

Terzo step

Infine prendi appuntamento con te stessa/o e non mancare! Che tu abbia scelto un’attività in solitaria o una in compagnia non trovare scuse per rimandare quel tempo di spensieratezza e leggerezza.


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Ma soprattutto non limitarti ad un solo appuntamento! Queste attività vanno ripetute nel tempo, perché il bisogno di curare la parte bambina presente in ciascuno di noi non finisce mai.

Condividiamo leggerezza!

I miei spazi di leggerezza sono due: amo dedicarmi a tutto ciò che è lavoro manuale (creare gioielli di bigiotteria, fare oggetti in cartone, creare con la tecnica del decoupage…) perché mi rilassa e mi permette di non pensare al lavoro o alle altre cosa da fare. Inoltre di tanto in tanto mi ritaglio delle ore per andare al cinema con un’amica e collega… a vedere film di animazione! E’ il nostro spazio di leggerezza in comune, che ci offre anche spunti di riflessione, ma soprattutto ci fa tornare bambine, in pieno contatto con le nostre emozioni.

E qual è il tuo spazio di leggerezza? Come ritorni in contatto con la te bambina/il te bambino?

Sarei molto felice se ti andasse di condividerlo con me!

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