Brian Littrell a maggio sarà in Italia per presentare il nuovo album insieme alla sua band. Non ha mai nascosto la sua fede cristiana: è la cosa più importante della mia vita
Brian Littrell è carico per il tour che porterà i Backstreet Boys il 15 maggio al Forum di Assago, alle porte di Milano. La band presenterà “Dna”, il nono album di inediti del quintetto americano, in uscita il 25 gennaio.
L’album cristiano
Littrell, 44 anni il 20 febbraio, rappresenta l’elemento di stabilità del gruppo. Nato nel Kentucky, è un fervente credente e nel 2006 ha pubblicato l’album di christian music “Welcome home” che si chiudeva con un brano a cappella intitolato “Jesus loves you” che iniziava e si chiudeva con la voce del figlio Baylee.
«Porto nei Backstreet Boys la stabilità, la prospettiva di un padre di famiglia, i valori di un credente – dice Brian – Mi assicuro che la nostra musica sia di buon gusto e promuova valori positivi» (www.rockol.it, 25 gennaio).
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La malattia
Littrell è un cristiano battista, e ha manifestato la sua fede pubblicamente dopo aver battuto la sua malattia.
Il cantante dei Backstreet Boys era nato con una malformazione al cuore. A causa di una infezione batterica all’età di 5 anni ha subito vari interventi al cuore. L’ultima operazione avvenne nel ’98 (quando aveva 22 anni), e una volta guarito aveva divulgato il suo grazie a Dio a tutti i suoi fan.
Cosa pensa di Dio
Brian, infatti, ha sempre riconosciuto il Signore come autore dei numerosi successi nella sua vita («è la cosa più importante nella mia vita), e in un’intervista ha affermato «Credo che come cristiani dovremmo unire le nostre mani e innalzare Dio, parlare pubblicamente della nostra fede e delle cose straordinarie che Lui ha compiuto in noi!».
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Il coro e i riconoscimenti
Littrell ha scoperto la sua passione canora nel coro della chiesa battista dov’è nato e cresciuto. La musica è sempre stata molto importante per lui, tanto che aveva progettato di frequentare una scuola da worship leader, ma un’audizione telefonica lo fece entrare a far parte della boyband statunitense, stravolgendo completamente i suoi piani.
Come cantante cristiano è riuscito a portarsi a casa diversi riconoscimenti raggiungendo con “Welcome Home” il numero 74 nella Billaboard 200 e il numero 3 della Christian Charts (admissionaria.com, 2011).
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