“Suor lavoro in bici” dirige da 30 anni un corso di formazione professionale per i ragazzi e poi pedala per per trovargli un’occupazione. Lo fa per amore di Cristo!“Ma dove vai, sorella in bicicletta” viene da cantare leggendo la storia di suor Raffaella Soga che in sella alla sua Graziella gira in lungo e in largo le aziende del Veneto per trovare lavoro ai giovani. Qualche volta prende anche autobus e treni perché non si limita più alla sua provincia ma batte a tappeto tutta la regione con tenacia e spirito di sacrificio (Credere).
Suor lavoro in bici
“Suor lavoro in bici” la chiamano gli imprenditori della zona che lei contatta per trovare un’occupazione ai ragazzi che segue all’interno del Ciosf/Fp, ovvero il Centro italiano opere femminili salesiane per la Formazione professionale di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso che dirige da 30 anni. Il Ciosf è un’associazione riconosciuta dalla Regione Veneto con una cinquantina di sedi in tutta Italia, che offre corsi per diplomati e laureati. E la bicicletta è stata ed è ancora oggi una compagna fidata con la quale ha macinato chilometri per sistemare i suoi allievi.
«L’ho distrutta proprio come hanno fatto con le loro scarpe gli emigrati veneti che andavano a cercar lavoro all’estero. Adesso però prendo anche bus e treni perché non mi fermo più nella zona industriale della mia provincia, percorro a tappeto tutto il Veneto» (Credere)
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Nata a Valdagno, si è innamorata di Cristo a 17 anni ed è per dare gloria a Lui che compie con gioia e instancabilmente la sua missione:
«Date e vi sarà dato» . Sono parole del Vangelo e non mie, sia chiaro. È di lui che mi sono innamorata quando a 17 anni ho preso i voti: c’è tutto in quelle pagine. «La verità vi farà liberi». «Portate il Vangelo a ogni creatura». E io l’ho seguito senza fermarmi(Ibidem).
Il 90% trova lavoro in tre mesi
Prima la laurea in Scienze religiose all’Università pontificia Salesiana, dove ha anche insegnato per vent’anni e poi il Ciosf che comprende corsi di 800 ore, la metà delle quali da svolgere come stage in azienda, divisi in un anno. Gli studenti arrivano da tutto il mondo e i docenti vengono direttamente dalle aziende, il costo medio è di 1.500 euro l’anno. Alla fine, il 90 per cento trova lavoro in tre mesi.
«Don Bosco diceva nell’Ottocento: cosa dobbiamo fare per le nuove generazioni? Non smettere di educare, è l’unica prevenzione. Se investi in un giovane lo salvi, quindi va’!» (Credere)
Garantire un lavoro, la sola via per raggiungere la dignità
Suor Raffaella trascorre la sua vita ad incontrare capi azienda e amministratori delegati per proporre progetti che lascino spazio ai suoi ragazzi in un momento storico in cui la disoccupazione giovanile è altissima. Più di trecento contatti con aziende come Benetton, De Longhi, Permasteelisa Group, Tegola Canadese, Amorim. La religiosa con la forza della fede è pronta a bussare a tutte le porte perché crede che la vita abbia senso solo quando si spende fino all’ultimo per gli altri:
Ho abbracciato le parole di Cristo e le ho trovate in Don Bosco, il quale diceva che occorreva arrivare prima, dare una base, prevenire. Credo che la vita vada donata, interamente, e non c’è niente di più bello che offrire agli altri la possibilità di crescere come persone, vivere e valorizzare ciò che si è. Che significa, appunto, garantire un lavoro, la sola via per raggiungere la dignità. Quando mi trovo in riunione davanti un Ceo, o un amministratore delegato, o un’altra personalità proveniente dall’estero, propongo dei progetti utili per i miei ragazzi. E quando vengono approvati mi sento ripagata dalle tante fatiche pensando a loro che, grazie al mio aiuto, hanno evitato il tunnel nero della disoccupazione. (Repubblica)
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Il lavoro degli uomini dovrebbe essere la continuazione di quello del Creatore
Suor Raffaella è davvero in gamba, il sacrificio non la spaventa e infatti cerca di insegnare ai giovani che nella vita è importante lottare, mettercela tutta con umiltà e passione. Avere un lavoro è importante ma svolgerlo in maniera appropriata ancora di più: la prima cosa non è il posto fisso e neppure il guadagno, prima viene l’impegno, la professionalità, la preparazione. Gibran ne Il Profeta scrive: E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.
Un’azienda che ha assunto ben venti studenti usciti dal nostro centro è vino nuovo in otri vecchi, è la conferma che il collegamento con le imprese è fondamentale. Ma non solo: il lavoro degli uomini dovrebbe essere la continuazione di quello del Creatore. Lo ha detto Giovanni Paolo II in Laborem exercens, un’enciclica che è stata considerata il vangelo del lavoro: possedere la terra significa lavorarla! E se il lavoro è realizzazione e valorizzazione di sé, in giro manca solo la voglia di adattarsi. Penso ai veneti partiti per l’Oceania a tagliare giunco quando sento i ragazzi che mi dicono: «Ma io ho mandato il curriculum ovunque e nessuno mi ha risposto!». «Eh no, devi consumare le scarpe», dico loro: «Alzati e vai a cercare il tuo posto! (Credere)».
Forza ragazzi, come direbbe “Suor lavoro in bici”: pedalare! 😉
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