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Lotta agli abusi sessuali del clero: ci sono due problemi da risolvere

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 28/12/18
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Papa Francesco si è esposto duramente. Ma il referente della Commissione del Vaticano evidenzia che, nei fatti, procedure e atteggiamenti non sono efficaci

Conto alla rovescia per il delicato incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa” in programma in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019. Papa Francesco ne ha parlato durante il discorso alla Curia del 21 dicembre.

«A febbraio prossimo – ha detto Francesco – la Chiesa ribadirà la sua ferma volontà nel proseguire sulla strada della purificazione dagli abusi sessuali, s’interrogherà su come proteggere i bambini, evitare tali sciagure, curare e reintegrare le vittime».

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pixabay

“Lupo atroce”

Il Papa in quell’occasione è stato durissimo contro gli esponenti del clero al centro degli scandali sessuali: ««Compiono abomini e continuano a esercitare il loro ministero come se niente fosse; non temono Dio o il suo giudizio, ma temono soltanto di essere scoperti e smascherati (…) Spesso dietro la loro smisurata gentilezza, impeccabile operosità e angelica faccia, nascondono spudoratamente un lupo atroce pronto a divorare le anime innocenti» (Agensir, 21 dicembre).



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Due problemi

Il padre gesuita Hans Zollner, referente del comitato organizzatore dell’incontro di febbraio e membro della Pontificia Commissione per la Protezione dei minori, sostiene che siano necessarie due cose affinché il monito del Papa a non insabbiare mai più gli abusi non cada nel vuoto.

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1) Le procedure per accertare l’abuso

Primo «una chiarificazione delle procedure, che non sono tanto chiare, soprattutto quando parliamo della corresponsabilità di un vescovo o di un provinciale o del capo di una Chiesa orientale rispetto a ciò che fanno altri vescovi, altri provinciali e anche i superiori».

2) Cambio di atteggiamento

E la seconda cosa: «Dobbiamo puntare a un cambiamento di atteggiamento. Le regole, le leggi come tali, non cambiano il cuore: questo lo vediamo non solo in Europa, lo vediamo in tutto il mondo. E perciò dobbiamo anche vedere come rafforzare in tutta la Chiesa questo atteggiamento di apertura e  attenzione alla protezione dei minori, perché questo è un atteggiamento che Gesù ci insegna».



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Serietà nella protezione dei minori

Un frutto che Zollner auspica dall’incontro di febbraio, «certamente è quello che tutta la Chiesa, rappresentata dai presidenti delle Conferenze episcopali, dai capi delle Chiese orientali, dai rappresentanti degli Ordini religiosi e delle Congregazioni, prendano veramente consapevolezza dell’urgenza di porre la protezione dei minori e il rendere giustizia alle vittime come priorità per tutte le azioni della Chiesa: per l’apostolato, per la missione, per l’educazione e per tutto ciò che riguarda l’apostolato sociale e caritatevole».



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Sostegno ai bambini abusati

«I più vulnerabili, che sono i bambini – conclude – devono essere al centro della nostra attenzione e dove è stato fatto un danno – a volte irreparabile – dobbiamo fare il possibile affinché queste persone ricevano almeno il sostegno che è loro dovuto» (Vatican News, 28 dicembre).

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