L’esposizione, inaugurata dal Presidente della Repubblica, si protrarrà fino al 5 gennaio. In scena la vita lucana tra i Sassi di Matera, Capitale europea della cultura 2019
Prosegue il cammino dei presepi monumentali della Basilicata, iniziato nel 2009 ad Assisi – nell’anno in cui la donazione dell’olio a San Francesco fu affidata ai Lucani – con una tappa prestigiosa: il Palazzo del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato la mostra “La luce della Natività tra i Sassi di Matera. Il Presepe della Basilicata nel Palazzo del Quirinale“, che è aperta al pubblico, nella Sala d’Ercole, dal 12 dicembre 2018 al 5 gennaio 2019.
L’esposizione, curata dal Maestro presepista Francesco Artese e sostenuta dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, precede il grande evento di Matera Capitale europea della Cultura 2019.
Erano presenti all’inaugurazione il Sottosegretario di Stato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Gianluca Vacca, la Presidente facente funzioni della Regione Basilicata, Flavia Franconi e il Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.
Giorni di apertura
– dal 12 al 19 dicembre 2018 l’accesso alla mostra è compreso nell’ambito della visita al Palazzo del Quirinale con gli stessi orari e modalità nei giorni di martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica.
– dal 21 dicembre 2018 al 5 gennaio 2019 nei giorni 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30 dicembre e 2, 3, 4, 5 gennaio 2019. Orario: dalle ore 10.15 alle 16.00 (ultimo ingresso ore 15.15). L’accesso alla mostra non comprende la visita al Palazzo del Quirinale ed è gratuita, previa prenotazione obbligatoria al costo di € 1,50.
Occorre prenotarsi con le seguenti modalità: on line sul sito http://palazzo.quirinale.it, tramite Call Center, tel. 06 39.96.75.57, o presso l’Infopoint, salita di Montecavallo 15.
Sulle orme di Pasolini
L’opera misura un’area di quaranta metri quadri per un’altezza di circa sei metri, realizzata in polistirene, pietra, legno e ferro, con circa centoventi personaggi in terracotta.
Il presepe è il racconto della nascita di Gesù nel contesto di un paesaggio che non ha eguali, dei borghi della Basilicata e dei Sassi di Matera, quelli che Pasolini scelse per il suo “Vangelo”, affermando di aver ritrovato qui i volti e i luoghi “intatti” che in Palestina erano andati perduti.
Sulla scena si compone un insieme di quadri che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso, che attinge a immagini tratte da riti e tradizioni della civiltà rurale lucana.
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La scena di Zanardelli
Ogni anno, tuttavia, l’opera presepiale si rinnova con l’inserimento di una scena che trae occasione dal luogo che la ospita.
Quest’anno l’allestimento in una delle Sale storiche del Palazzo del Quirinale, ha suggerito la creazione di una scena avulsa dal contesto abituale ma piuttosto simbolica: il ricordo di un importante evento per la Basilicata, la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, fatta su sollecitazione dell’amico Giustino Fortunato e di altri parlamentari lucani, nel settembre del 1902.
Il mazzo di fiori e la carezza
Non esitò egli a sopportare tutti i disagi di un viaggio a tratti “avventuroso”, pur di conoscere de visu la tragica realtà di una remota regione del Mezzogiorno d’Italia. Da quella esplorazione maturò la Legge speciale per la Basilicata, emanata di lì a poco.
Il frammento di storia che il presepe racconta è quello in cui Zanardelli accarezza con tenera comprensione una bambina che gli dona un piccolo mazzo di fiori, mentre intorno assistono partecipi la madre e altre donne.
Una immagine, questa, poco nota, ma che evidenzia tutta l’attenzione che il Presidente del Consiglio riservò, in particolare, alle donne della «tanto diletta terra Lucana», di cui elogiò “la prestanza”, la forza e il coraggio.
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Verso Matera 2019
«La disponibilità del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – commenta il Direttore Generale dell’APT Mariano Schiavone– ha reso possibile questo ambito traguardo; la Basilicata e il suo presepe si collocano quest’anno in un contesto di inestimabile valore storico, culturale e artistico, coniugando insieme la forza di un gesto altamente simbolico».
«La nascita di Gesù – prosegue – collocata nel cuore dei Sassi di Matera Patrimonio dell’Umanità, aumenta a dismisura l’incanto di un paesaggio unico al mondo. La storia rievoca tradizioni e simboli universali di fede e convivenza tra i popoli; allo stesso tempo, la “piazza” offre l’armonia del vivere senza barriere, dinamica e aperta. Come nello spirito di Matera 2019. La Basilicata intera si riconosce nel presepe, nei volti e nei gesti delle donne, degli uomini e dei bambini che animano la platea davanti alla grotta della Natività».
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