In seguito alle visioni di Pierina Gilli, alcune persone che erano raccolte in preghiera nel duomo insieme alla mistica avrebbero ricevuto dei miracoli. Ma la Chiesa non li ha mai riconosciuti
8 dicembre 1947, Montichiari, provincia di Brescia. Migliaia di persone affollano la piazza della cittadina. E’ il giorno dell’Immacolata Concezione e la Madonna, che sarebbe apparsa in più occasioni ad una veggente, la ex infermiera Pierina Gilli, aveva annunciato fatti eccezionali che si sarebbero verificati in quel giorno.
La cronaca di quella giornata
Cosa accadde lo racconta Andrea Tornielli in “Fratel Ettore e il miracolo di Rosa Mistica” (edizione Ares).
La Gilli fa difficoltà a guadagnare il centro della navata, luogo delle apparizioni. Nonostante l’enorme ressa, quando la veggente inginocchiata esclama: «Oh, la Madonna», nella chiesa cala un silenzio assoluto. l’Apparizione dice: «Io sono l’Immacolata Concezione. Io sono Maria di grazia, Madre del mio divin Figlio Gesù cristo».
Mentre afferma queste cose, la visione scende gli scalini di una grande scala bianca ornata di rose bianche, rosse e d’oro. «Qui a Montichiari – dice – desidero essere chiamata “rosa Mistica”. desidero che ogni anno, il giorno 8 dicembre, abbia luogo a mezzogiorno, l’ora di Grazia universale, con la quale si otterranno numerose grazie spirituali e corporali. Il Signore, il mio divin Figlio Gesù, concederà grande misericordia, purché i buoni continuino sempre a pregare per i loro fratelli peccatori (…)».
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La folla di ammalati
Nel centro della chiesa, nel punto in cui la donna aveva avuto le note visioni, delle panche delimitavano un quadrato per lei e per i familiari. una moltitudine di ammalati, di sofferenti, percossi dalla scintilla della fiducia, stazionavano presso il quadrato o sostavano sparsi nella chiesa.
I tre presunti miracoli
In effetti, così come promesso dalla Madonna, durante quella mattinata dell’8 dicembre 1947 qualcosa accadde nella chiesa di Montichiari. un piccolo di sei anni, affetto da una poliomielite che gli impediva non solo di camminare ma anche di reggersi in piedi, fu guarito istantaneamente.
Lo stesso accadde a una giovane ventiseienne, che da quasi dieci era completamente muta. il bambino, divenuto adulto, si è sposato, la giovane invece è diventata suora.
Un terzo evento prodigioso quel giorno avvenne in una casa privata, negli stessi istanti in cui nel duomo si verificava l’apparizione. una donna trentaseienne, con problemi cerebrali che le impedivano di parlare normalmente e di controllarsi, venne guarita. Fu proprio questo caso quello che fece più scalpore, perché non si trattava di un fenomeno imputabile alla suggestione di massa.
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Il controllo dei medici
Così Il Giornale di Brescia (9 dicembre 1947), descriveva il secondo dei miracoli:
«Un tocco misterioso alla gola fu avvertito, tra quanti erano in chiesa, da una giovane, di cognome Magli, venticinquenne, abitante nella frazione di Malpaga di Calvisano. essa era afona dall’età di sedici anni: improvvisamente i vicini la sentirono benissimo parlare e unirsi ai cori religiosi che si levavano sotto le volte del tempio. Su questi episodi e su altri verificatisi nella giornata (si parla della singolare guarigione di un bracciante giunto in pellegrinaggio da Vighizzolo) converrà attendere il giudizio, se pure ci sarà, dei sanitari che hanno compiuto esami e interrogatori, nell’ospedale di Montichiari. È vivamente atteso, com’è naturale, anche il giudizio dell’autorità ecclesiastica, ma si può prevedere che tarderà assai dato l’atteggiamento di rigorosa prudenza già noto».
Cosa ha stabilito la Chiesa
Questi fatti non sono stati mai riconosciuti ufficialmente come miracoli dalla Chiesa. Così come non sono considerate soprannaturali le presunte apparizioni della Madonna a Pierina Gilli.
La Chiesa ha autorizzato esclusivamente il culto mariano presso il santuario delle Fontanelle di Montichiari, senza riferimenti a fatti straordinari avvenuti in quel luogo. Clicca qui per leggere il Direttorio, che stabilisce una serie di “regole”, firmato nel 2013 dal vescovo di Montichiari Monsignor Luciano Monari.
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