Il termine Halloween è una deformazione, anche etimologica, del giorno All Hallows’ Eve, cioè, in inglese antico, la vigilia di Tutti i Santi.
Con il desiderio di restituire a questa giornata, il 31 ottobre, il suo significato originario, ossia la trepidante attesa della Solennità di tutti i Santi, abbiamo pensato di strutturare una Novena che ci ricorda la luce che promana da questo giorno di veglia, digiuno ed attesa.
Proponiamo la seguente novena dal 23 al 31 ottobre incluso.
23 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Creator Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.
Amen.
Ascoltiamo la Parola.
Dal Libro della Genesi – Gen. 1, 1-31
[1]In principio Dio creò il cielo e la terra. [2]Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
[3]Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. [4]Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre [5]e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
[6]Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». [7]Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. [8]Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
[9]Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. [10]Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. [11]E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: [12]la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. [13]E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
[14]Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni [15]e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: [16]Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. [17]Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra [18]e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. [19]E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
[20]Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». [21]Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. [22]Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». [23]E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
[24]Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: [25]Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. [26]E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
[27]Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
[28]Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».
[29]Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. [30]A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. [31]Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
24 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Sancte Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni Sancte Spiritus,
et emitte coelitus lucis tuæ radium.
Veni, pater pauperum,
veni, datur munerum,
veni, lumen cordium.
Consolatur optime,
dulcis hospes animæ,
dulce refrigerium,
In labore requies,
in æstu temperies,
in fletu solatium.
Oh, lux beatissima,
reples cordi intima tuorum fidelium.
Sine tùo numine,
nihil est in homine,
nihil est innoxium.
Lava quod est sordidum,
riga quod est aridum,
sana quod est saucium,
Flecto quod est rigidum,
fove quod est frigidum,
rege quod est devium.
Da tuis fidelibus,
in te confidentibus,
sacrum septenarium,
Da virtutis meritum,
da salutis exitum,
da perenne gaudium. Amen. Alleluia.
Ascoltiamo la Parola.
Dal Libro della Genesi – Gen. 3, 1-24
La caduta
[1]Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». [2]Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, [3]ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». [4]Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! [5]Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». [6]Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. [7]Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
[8]Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. [9]Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». [10]Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
[11]Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
[12]Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». [13]Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
[14]Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
[15]Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
[16]Alla donna disse:
«Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà».
[17]All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,
maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
[18]Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba campestre.
[19]Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finchè tornerai alla terra,
perchè da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».
[20]L’uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
[21]Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
[22]Il Signore Dio disse allora: «Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre!». [23]Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. [24]Scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
25 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Creator Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.
Amen.
Ascoltiamo la Parola.
Dal Libro della Genesi – Gen. 11, 1-9
La torre di Babele
[1]Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. [2]Emigrando dall’oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. [3]Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. [4]Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». [5]Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. [6]Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l’inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. [7]Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro». [8]Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. [9]Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
26 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Sancte Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni Sancte Spiritus,
et emitte coelitus lucis tuæ radium.
Veni, pater pauperum,
veni, datur munerum,
veni, lumen cordium.
Consolatur optime,
dulcis hospes animæ,
dulce refrigerium,
In labore requies,
in æstu temperies,
in fletu solatium.
Oh, lux beatissima,
reples cordi intima tuorum fidelium.
Sine tùo numine,
nihil est in homine,
nihil est innoxium.
Lava quod est sordidum,
riga quod est aridum,
sana quod est saucium,
Flecto quod est rigidum,
fove quod est frigidum,
rege quod est devium.
Da tuis fidelibus,
in te confidentibus,
sacrum septenarium,
Da virtutis meritum,
da salutis exitum,
da perenne gaudium. Amen. Alleluia.
Ascoltiamo la Parola.
Dal libro della Genesi – Gen. 12, 1-4
[1]Il Signore disse ad Abram:
«Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria
e dalla casa di tuo padre,
verso il paese che io ti indicherò.
[2]Farò di te un grande popolo
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
[3]Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
[4]Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
27 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Creator Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.
Amen.
Ascoltiamo la Parola.
Dal Libro della Sapienza Sap. 2, 1-24
[1]Dicono fra loro sragionando:
«La nostra vita è breve e triste;
non c’è rimedio, quando l’uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi.
[2]Siamo nati per caso
e dopo saremo come se non fossimo stati.
E’ un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla
nel palpito del nostro cuore.
[3]Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere
e lo spirito si dissiperà come aria leggera.
[4]Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo
e nessuno si ricorderà delle nostre opere.
La nostra vita passerà come le tracce di una nube,
si disperderà come nebbia
scacciata dai raggi del sole
e disciolta dal calore.
[5]La nostra esistenza è il passare di un’ombra
e non c’è ritorno alla nostra morte,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
[6]Su, godiamoci i beni presenti,
facciamo uso delle creature con ardore giovanile!
[7]Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
[8]coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano;
[9]nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza.
Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia
perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.
[10]Spadroneggiamo sul giusto povero,
non risparmiamo le vedove,
nessun riguardo per la canizie ricca d’anni del vecchio.
[11]La nostra forza sia regola della giustizia,
perché la debolezza risulta inutile.
[12]Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l’educazione da noi ricevuta.
[13]Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
[14]E’ diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
[15]perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
[16]Moneta falsa siam da lui considerati,
schiva le nostre abitudini come immondezze.
Proclama beata la fine dei giusti
e si vanta di aver Dio per padre.
[17]Vediamo se le sue parole sono vere;
proviamo ciò che gli accadrà alla fine.
[18]Se il giusto è figlio di Dio, egli l’assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
[19]Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione.
[20]Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà».
Errore degli empi
[21]La pensano così, ma si sbagliano;
la loro malizia li ha accecati.
[22]Non conoscono i segreti di Dio;
non sperano salario per la santità
né credono alla ricompensa delle anime pure.
[23]Sì, Dio ha creato l’uomo per l’immortalità;
lo fece a immagine della propria natura.
[24]Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
28 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Sancte Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni Sancte Spiritus,
et emitte coelitus lucis tuæ radium.
Veni, pater pauperum,
veni, datur munerum,
veni, lumen cordium.
Consolatur optime,
dulcis hospes animæ,
dulce refrigerium,
In labore requies,
in æstu temperies,
in fletu solatium.
Oh, lux beatissima,
reples cordi intima tuorum fidelium.
Sine tùo numine,
nihil est in homine,
nihil est innoxium.
Lava quod est sordidum,
riga quod est aridum,
sana quod est saucium,
Flecto quod est rigidum,
fove quod est frigidum,
rege quod est devium.
Da tuis fidelibus,
in te confidentibus,
sacrum septenarium,
Da virtutis meritum,
da salutis exitum,
da perenne gaudium. Amen. Alleluia.
Ascoltiamo la Parola.
Dal Libro del Profeta Aggeo – Aggeo 1, 2-11
[2]Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: «Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!». [3]Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: [4]«Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? [5]Ora, così dice il Signore degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. [6]Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. [7]Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! [8]Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria – dice il Signore -. [9]Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? – dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. [10]Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. [11]Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull’olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani».
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
29 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Creator Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.
Amen.
Ascoltiamo la Parola.
Dal Vangelo secondo Matteo – Mt. 5,1-16
Le beatitudini
[1]Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. [2]Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3]«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
[4]Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5]Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6]Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7]Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
[8]Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9]Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10]Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
[11]Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. [12]Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Sale della terra e luce del mondo
[13]Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
[14]Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, [15]né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. [16]Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
30 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Sancte Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni Sancte Spiritus,
et emitte coelitus lucis tuæ radium.
Veni, pater pauperum,
veni, datur munerum,
veni, lumen cordium.
Consolatur optime,
dulcis hospes animæ,
dulce refrigerium,
In labore requies,
in æstu temperies,
in fletu solatium.
Oh, lux beatissima,
reples cordi intima tuorum fidelium.
Sine tùo numine,
nihil est in homine,
nihil est innoxium.
Lava quod est sordidum,
riga quod est aridum,
sana quod est saucium,
Flecto quod est rigidum,
fove quod est frigidum,
rege quod est devium.
Da tuis fidelibus,
in te confidentibus,
sacrum septenarium,
Da virtutis meritum,
da salutis exitum,
da perenne gaudium. Amen. Alleluia.
Ascoltiamo la Parola.
Dagli Atti degli Apostoli – At. 2,1-36
La Pentecoste
[1]Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. [2]Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. [3]Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; [4]ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.
[5]Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. [6]Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. [7]Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? [8]E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? [9]Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, [10]della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, [11]Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». [12]Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l’un l’altro: «Che significa questo?». [13]Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».
Discorso di Pietro alla folla
[14]Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: [15]Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. [16]Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:
[17]Negli ultimi giorni, dice il Signore,
Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i vostri figli e le vostre figlie profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno dei sogni.
[18]E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi
profeteranno.
[19]Farò prodigi in alto nel cielo
e segni in basso sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo.
[20]Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore,
giorno grande e splendido.
[21]Allora chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato.
[22]Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, [23]dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l’avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l’avete ucciso. [24]Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. [25]Dice infatti Davide a suo riguardo:
Contemplavo sempre il Signore innanzi a me;
poiché egli sta alla mia destra, perché io non
vacilli.
[26]Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la
mia lingua;
ed anche la mia carne riposerà nella speranza,
[27]perché tu non abbandonerai l’anima mia negli
inferi,
né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.
[28]Mi hai fatto conoscere le vie della vita,
mi colmerai di gioia con la tua presenza.
[29]Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi. [30]Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, [31]previde la risurrezione di Cristo e ne parlò:
questi non fu abbandonato negli inferi,
né la sua carne vide corruzione.
[32]Questo Gesù Dio l’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. [33]Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire. [34]Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice:
Disse il Signore al mio Signore:
siedi alla mia destra,
[35]finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi.
[36]Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!».
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.
31 Ottobre
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Inno Veni Creator Spiritus
(possibilmente cantato)
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.
Amen.
Ascoltiamo la Parola.
Dalla Lettera ai Romani – Rm. 8, 1-39
[1]Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. [2]Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. [3]Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, [4]perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
[5]Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. [6]Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. [7]Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. [8]Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
[9]Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. [10]E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. [11]E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
[12]Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; [13]poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
Figli di Dio grazie allo Spirito
[14]Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. [15]E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». [16]Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. [17]E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Destinati alla gloria
[18]Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
[19]La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; [20]essa infatti è stata sottomessa alla caducità – non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa – e nutre la speranza [21]di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. [22]Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; [23]essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. [24]Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno gia vede, come potrebbe ancora sperarlo? [25]Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
[26]Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; [27]e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Il piano della salvezza
[28]Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. [29]Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; [30]quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
Inno all’amore di Dio
[31]Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? [32]Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? [33]Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. [34]Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? [35]Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? [36]Proprio come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo trattati come pecore da macello.
[37]Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. [38]Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, [39]né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
Pausa di silenzio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Universale di Papa Clemente XI
Credo, o Signore,
ma che io creda più fermamente;
spero, ma che io speri con più fiducia;
amo, ma che io ami più ardentemente;
mi pento, ma che io mi penta con maggior dolore.
Ti adoro come primo principio;
ti desidero come fine ultimo;
ti lodo come eterno benefattore;
ti invoco come propizio difensore.
Guidami con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
incoraggiami con
la tua bontà,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore:
i pensieri, perché siano diretti a te;
le parole, perché siano di te;
la azioni, perché siano secondo te;
le tribolazioni, perché siano per te.
Voglio tutto ciò che vuoi tu,
perché lo vuoi tu,
nel modo in cui lo vuoi tu,
fino a quando lo vuoi tu.
Ti prego, o Signore:
illumina la mia intelligenza,
infiamma la volontà,
purifica il cuore,
santifica l’anima mia.
Che pianga i peccati commessi,
respinga le tentazioni,
corregga le inclinazioni cattive,
pratichi le virtù necessarie.
Concedimi, o Padre buono: l’amore di te,
l’odio di me,
lo zelo per il prossimo,
il disprezzo del mondo.
Che mi sforzi: di obbedire ai superiori,
di aiutare gli inferiori,
aver cura degli amici,
perdonare i nemici.
Che vinca: le passioni con la mortificazione,
l’avarizia con la generosità,
l’ira con la mitezza,
la tiepidezza con il fervore.
Che sia: prudente nel consiglio,
forte nei pericoli,
paziente nelle avversità,
umile nella prosperità.
Fa, o Signore: che sia attento nella preghiera,
sobrio nel cibo,
diligente nei miei doveri,
fermo nei propositi.
Che io mi sforzi di avere:
l’innocenza interna,
modestia esterna,
una conversazione esemplare,
una vita regolare.
Che vigili assiduamente:
nel domare la natura,
nel favorire la grazia,
nell’osservare la legge
e meritare la salvezza.
Che impari da te:
quanto è fragile tutto ciò che è terreno,
quanto è grande tutto ciò che è divino,
quanto è breve tutto ciò che è temporaneo,
quanto è durevole tutto ciò che è eterno.
Concedimi: di essere pronto alla morte,
di temere il giudizio,
di non cadere nell’Inferno,
di ottenere il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Litanie dei Santi
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Dio Padre, nostro creatore abbi pietà di noi
Dio figlio, nostro redentore abbi pietà di noi
Dio spirito, nostro santificatore abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio e signore abbi pietà di noi
Santa Maria prega per noi
Santa Madre di Dio prega per noi
Santa Vergine delle vergini prega per noi
San Michele arcangelo prega per noi
San Gabriele prega per noi
San Raffele prega per noi
Voi tutti santi Angeli di Dio pregate per noi
Sant’Abramo prega per noi
San Mosè prega per noi
Sant’Elia prega per noi
San Giovanni Battista prega per noi
San Giuseppe, sposo di Maria prega per noi
Voi tutti santi patriarchi e profeti pregate per noi
Santi Pietro e Paolo pregate per noi
Sant’Andrea prega per noi
San Giovanni e Giacomo pregate per noi
San Tommaso prega per noi
San Filippo e Giacomo pregate per noi
San Bartolomeo prega per noi
San Matteo prega per noi
Voi tutti, santi apostoli pregate per noi
Santi Simone e Giuda pregate per noi
San Mattia prega per noi
San Barnaba prega per noi
San Luca prega per noi
San Marco prega per noi
Santa Maria Maddalena prega per noi
Voi tutti, santi discepoli del Signore pregate per noi
Santo Stefano prega per noi
Sant’Ignazio d’Antiochia prega per noi
San Policarpo prega per noi
San Giustino prega per noi
San Lorenzo prega per noi
San Giovanni di Dio prega per noi
Santa Giustina di Padova prega per noi
San Gaspare del Bufalo prega per noi
San Domenico Savio prega per noi
Santa Veronica Giuliani prega per noi
Santa Francesca Romana prega per noi
Santa Gemma Galgani prega per noi
Santa Rita prega per noi
Santa Chiara prega per noi
San Leopoldo Mandic prega per noi
Santa Cecilia prega per noi
San Cipriano prega per noi
San Bonifacio prega per noi
Sant’Agnese prega per noi
San Tommaso Becket prega per noi
Voi tutti, santi martiri pregate per noi
Sant’Ambrogio prega per noi
Sante Perpetua e Felicita pregate per noi
Santa Maria Goretti prega per noi
Santa Maria de Balma prega per noi
Santi martiri di Cristo pregate per noi
Santi Leone e Gregorio pregate per noi
San Girolamo prega per noi
Sant’Agostino prega per noi
Sant’Atanasio prega per noi
Santi Basilio e Gregorio Naziazeno pregate per noi
San Giovanni Crisostomo prega per noi
San Martino prega per noi
San Patrizio prega per noi
Santi Cirillo e Metodio pregate per noi
San Carlo Borromeo prega per noi
San Francesco di Sales prega per noi
Voi tutti, santi vescovi e dottori pregate per noi
San Pio X prega per noi
Sant’Antonio di Padova prega per noi
San Benedetto prega per noi
Voi tutti, santi sacerdoti, religiosi e religiose pregate per noi
Santa Teresa del Bambin Gesù prega per noi
San Giovanni della Croce prega per noi
San Bernardo prega per noi
San Francesco d’Assisi prega per noi
San Domenico prega per noi
San Tommaso d’Aquino prega per noi
Sant’Ignazio di Loyola prega per noi
San Francesco Saverio prega per noi
San Vincenzo de’ Paoli prega per noi
San Giovanni Maria Vianney (Curato d’Ars) prega per noi
San Giovanni Bosco prega per noi
Santa Caterina di Siena prega per noi
Santa Tersa d’Avila prega per noi
Santa Rosa da Lima prega per noi
San Luigi prega per noi
Santa Monica prega per noi
Sant’Elisabetta d’Ungheria prega per noi
Sant’Anna, Madre di Maria prega per noi
Santa Giovanna d’Arco prega per noi
San Bruno prega per noi
Santa Venera prega per noi
San Pio da Pietralcina prega per noi
Santa Teresa di Calcutta prega per noi
Santa Caterina da Genova prega per noi
Voi tutti santi e sante di Dio pregate per noi
Cristo, ascolta la nostra preghiera Cristo esaudisci la nostra supplica
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo perdonaci, Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo ascoltaci, Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore…
Preghiera a S. Michele Arcangelo
“Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen”.
Preghiera mariana finale (possibilmente cantata)
“Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta”
Benediciamo il Signore
Rendiamo grazie a Dio.