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L’evangelista Luca e l’apparizione di angeli

SAINT LUKE,VIRGIN MARY
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don Marcello Stanzione - pubblicato il 18/10/18
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L’evangelista Luca († circa 90 d.C.), medico convertito originario di Antiochia (Siria), che accompagnò San Paolo, l’apostolo delle nazioni nel suo secondo viaggio missionario attraverso l’Asia minore, Macedonia, Grecia e anche Roma, cita in numerose occasioni i santi angeli, tanto nel suo Vangelo, quanto negli Atti degli apostoli. In maniera speciale lo fa all’inizio del Vangelo, dedicato all’infanzia di Gesù, dove narra esplicitamente l’apparizione dell’angelo Gabriele al sacerdote Zaccaria e alla Vergine a Nazaret.

Luca narra inoltre l’apparizione dell’angelo e di un grande esercito celeste davanti ai pastori di Betlemme (Lc 2,8-16). San Luca parla degli angeli anche negli insegnamenti di Gesù: “Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio (Lc 12,8-9).

Allo stesso modo, Gesù menziona gli angeli in due parabole: in quella della dracma perduta si paragona la gioia della donna che trova la moneta con “la gioia tra gli angeli di Dio per un peccatore che fa penitenza” (Lc 15,10). Nella parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro, Gesù avverte che quest’ultimo è stato “portato dagli angeli nel seno di Abramo” (Lc 16,22). Dei quattro evangelisti, Luca è l’unico a informare che Gesù fu fortificato da un angelo della sua agonia sul Getsemani: “Gli apparve un angelo del cielo che lo confortava” (Lc 22,43).

Due angeli appaiono nel racconto di Luca anche nel sepolcro vuoto di Gesù: “Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato” (Lc 24,4-6). Allo stesso modo, negli Atti degli apostoli si citano almeno in otto passaggi (cfr. 6,15; 7,30 e 53; 10,7 e 22; 11,13; 12,8-11 e 15; 23,8 e 9), ciò dimostra la profonda convinzione di Luca sull’esistenza degli angeli e della loro apparizione tanto nella vita di Gesù, come agli inizi, in quel tempo, della giovane Chiesa.

 

 

 

 

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