Avete notato anche voi che la pubblicità immagina la famiglia come un luogo in cui sotto lo stesso tetto ciascuno sta per i fatti suoi?
Oggi vorrei parlarvi di una cosa che personalmente ritengo assurda e riguarda una pubblicità vista ieri in tv.
Non so se è il caso di fare il nome, comunque si tratta di una pubblicità di offerte televisive e fin qui nulla di male, propone ulteriori innovazioni con la possibilità di poter vedere contemporaneamente i propri programmi preferiti sia in tv, sia sul tablet che sullo smartphone.
Fin qui tutto ok, oramai è normale fare tutto anche con tablet e smartphone, il problema a mio avviso sta proprio nella modalità proposta dallo spot e in ciò che trasmette, ed è la seguente:
vi chiedo di immaginarvi la scena; normale famiglia con padre madre e due figli seduti sul divano che guardano la tv, ad un certo punto la mamma sceglie cosa guardare, la figlia non concorda quindi cosa fa? guarda i cartoni sullo smartphone e piano piano si alza e va in un’altra stanza.
Leggi anche:
O la Prima Comunione o lo smartphone, la coraggiosa richiesta di un parroco
Il bambino guarda altro sul tablet e anche lui si alza per andare in un’altra stanza, lasciando cosi i genitori soli sul divano.
Qui arriva il bello (ovviamente in modo ironico), il marito si alza e va in giardino con il tablet a guardare quello che vuole…
Praticamente per loro è naturale e normale che ogni membro della famiglia sia felice facendosi i fatti propri anziché guardare la tv insieme o creare qualche attività o momento per la famiglia.
La società di oggi è sempre più chiusa in se stessa, già con l’arrivo degli smartphone si vede come tra gli stessi giovani manchi completamente il dialogo, mi è capitato spesso di vedere coppie a cena o in giro che guardano il telefono e non si guardano negli occhi.
Compagnie di amici che chiacchierano e nel frattempo guardano lo schermo, dando più importanza a un pezzo di plastica e circuiti piuttosto che ad ascoltare chi hanno accanto.
La tecnologia è utile, ha fatto passi da gigante ma sta rovinando l’essere umano dal punto di vista del sociale portandolo sempre di più a chiudersi in se stesso anziché aprirsi agli altri.
Non voglio affatto demonizzare questo strumento ma sarebbe bello dargli meno importanza nella nostra vita.
Anch’io lo utilizzo molto soprattutto gestendo pagine Facebook etc e mi sono resa conto varie volte che stavo esagerando ma almeno me ne sono resa conto ponendo dei limiti.
Leggi anche:
Il cervello degli adolescenti è un campo di battaglia, non lasciamoli soli
Ritrovare spot che inneggiano invece ad isolarsi mi lasciano perplessa perché non è assolutamente ciò che voglio per i miei figli ne ora ne in futuro e spero di trasmettere loro l’importanza dell’essere presenti nella vita reale e non virtuale.
Non dobbiamo rimanere incatenati alla tecnologia ma di liberarci e vivere la vita al meglio perché è un dono immenso che il Signore ci ha donato.
Un caro abbraccio