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Le bambole per pedofili? Un mercato floridissimo che nessuno denuncia

SEX DOLLS BAMBOLA GONFIABILE
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Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 09/08/18
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Il prete anti-pedofilia, don Fortunato Di Noto, commenta così la notizia sull’apertura a Torino della prima casa di appuntamenti con “sex dolls”Pietruzze solo per colpire lievemente, per farci sobbalzare dai torpori e tepori di una coscienza distratta.

Gesù, da bambino giocava. Osiamo pensare che giocasse a nascondino, lotta libera, dadi, birilli, palla, biglie, tiro con l’arco o con la fionda… sono alcuni dei giochi che Gesù ha sicuramente fatto con i suoi amici. Sono state ritrovate numerose bamboline di terracotta che sicuramente furono utilizzate dalle bambine dell’epoca! Anche se in una interpretazione restrittiva di Esodo 20,4 sembra non consentire le bambole perché era proibito di raffigurare le persone e gli animali ma non sempre questa legge era rispettata. I bambini giocavano con bambole, carri e cavalieri. Anch’essi, i bambini, subivano violenza e in Gesù tutto è cambiato. No alle bambole per perversi e pervertiti. No ai bambini oggetto della perversione. Un impegno, certo, che continua ancora oggi.

Non giocare con le bambole. In una visione maschilista, un tempo, forse ci poteva stare. Si aveva paura, almeno lo avevano i genitori (credo ancora oggi) che avere in mano le bambole da parte dei maschietti comprometteva la crescita e la identità sessuale. Questo accadeva anche per le femminucce. Innumerevoli gli studi del settore, spesso anche molto contrastanti tra di loro. E’ certo che in una società globalizzata sono aumentati gli stili e le scelte nel campo della sessualità. Variegate e colorate caratteristiche a margine e nell’elenco dei disturbi della personalità nella sfera sessuale (basti leggere il Manuale diagnostico DSM V) e la scelta consenziente di una normalità che stride con la stessa normalità

In questa sede non vogliamo affrontare tale e complessa, oltre che spinosa questione, di visioni dell’uomo, di un uomo che vuole ed è cambiato. La gonna e i pantaloni non rappresentano più il femminile e il maschile e nonostante tutto ci si veste comunque e c’è chi in pseudo-paradisi rimane nudo, là dove il pudore non è coperto neanche da una foglia di fico. Scelte che, diciamolo, cozzano con una vita che viene illuminata (perché di questo si tratta), almeno per i convertiti dalla Parola di Dio attraverso un annuncio di strada e per strada, dell’amore di Dio che fa nuove tutte le cose. Anche la vita di uomini e donne che n Lui, Gesù Cristo, cambiano la vita: lasciarono tutto, e lo seguirono; va è non peccare più; ti sono rimessi i peccati, oggi sarai con me in paradiso.

Possiamo anche non comprendere alcune questioni estremamente delicate (non siamo riusciti a capire che arte è, in un orto botanico, alla vista dei piccoli e grandi visitatori, esporre un video di piante che fanno erotismo con donne, e/o viceversa). Dobbiamo farcene una ragione? Dobbiamo con garbo protestare? Noi bacchettoni da quattro convinzioni religiose?

Oggi si vietano le gonne in alcune scuole inglesi, per non offendere chi si sente o ha scoperto di appartenere ad un altro genere (tra i 50 e i 70 inimmaginabili declinazioni, come ad esempio: asessuato, intersessuale, cis-gender, pan-gender e neutro. Chi ne ha più ne metta o chi si sente di essere che lo sia. Scelte individuali, certo.


GONNA COLLEGE SCUOLA
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Pur non condivisibili, la cosa da dire è che non debbano fare male a nessuno. E’ vero, ma da più parti qualcuna, comunque diciamolo forte e chiaro, delle lobby ben strutturate ed economicamente potenti, avanza l’idea che è possibile la libertà dei bambini nell’esprimere consenso con un adulto, vivere una relazione d’amore con i pedofili, virtuosi o meno: è amore, e in amore tutto è possibile, anche nell’età. Neonati e minori prepuberi (età massima stabilita dai pedofilo, 12/13 anni).

Del resto ci sono, così dicono, i pedofili virtuosi, quelli che sanno dominare gli istinti verso i bambini, li amano senza fargli del male. Quindi si promuove la pedofilia quella buona e le buone pratiche dei pedofili. Fummo i primi al mondo che denunciamo più di 20 anni fa i vari movimenti pro pedofilia. Ancora presenti senza che si muova un dito, nonostante una legge che vieta (diciamo così) la promozione anche via Internet della promozione e giustificazione pedofila. La legge prevede anche la non realizzazione, la divulgazione e il possesso della “pedopornografia virtuale” (fumetti, pseudo magna ed altro con protagonisti immagini di bambini). Cosa e vicenda controversa. Ma deterrente, un chiaro input contro qualsiasi rappresentazione che inciti la giustificazione degli abusi sui bambini. Per amor di chiarezza: non tutti condividono questo pensiero, molti sono convinti che così criminalizziamo, troppo, i pedofili e i pedopornografi.

Anche quelle che comprano le bambole che rappresentano bambini, predisposti ad amplessi sessuali, a sodomizzazioni e vessazioni plastificate. Importante che sono sembianze di bambini, in tutte le forme anche neonati. Stride molto l’iniziativa di diverse aziende che oltre alla produzione dei Sexdolls (in Italia hanno aperto una casa di appuntamenti con le bambole gonfiabili) producono bambole gonfiabili di bambini e bambine disposte a soddisfare chi ha la perversa tendenza sessuale pedofila. Deterrente, dicono, per le intenzioni di abuso da parte dei pedofili. Ricordo una bambola virtuale che stanava i pedofili nel web, e ne sono stati individuati tanti e consegnati alla legge, chissà se chi compra e utilizza bambole con fattezze di bambini erotizzati, possa aiutarci ad individuare gli innocui pedofili.

Una cosa è certa, sono decine di migliaia le persone “perverse” che acquistano simili bambole, recapitate direttamente con un pacco postale a casa propria. Vorremmo conoscere le reazioni qualora si scoprisse una tale fattezza di bambola-bambino per adulti. Comunque sia il mercato è florido per la produzione e distribuzione di bambole per pedofili. In Italia, dobbiamo fare di tutto per proibire la distribuzione e la vendita di bambole sessuali raffiguranti i bambini. Iniziamo così, lasciamo una traccia. Hanno dato, diversi quotidiani italiani, la notizia del primo sexdolls con appuntamento (per adulti). Speriamo che non abbiano messo a disposizione le bambole a forma di bambini. Lo spero, lo spero. Comunque queste notizie tirano. Vediamo quando ci aiuteranno a denunciare la tragedia di milioni di bambini schiavi del sesso pedofilo e pedopornografico. Abbiamo analizzato i prodotti della principale azienda del Sol Levante che produce e vende in tutto il mondo le bambole per pedofili.

Impressiona un dato: le bambole imitano le foto e i video pedopornografici. Quei video e foto che denunciamo da oltre 25 anni. Vestite e svestite con le stesse sembianze e anche location dei set fotografici. Inquietante. Quelle sono bambole, le altre sono bambini reali, che per i perversi hanno lo stesso effetto. Il godimento. Basta che siano reali, virtuali o di gomma: bambini.