L’edizione commemorativa porta l’immagine di un bebè in gestazioneLa Croazia è in questi giorni sulla bocca di tutti per i risultati ottenuti ai Mondiali di calcio, ma altri fatti richiamano l’attenzione sul Paese.
Per citare solo due esempi, uno è la professionalità del corpo dei pompieri della capitale, Zagabria, l’altro la testimonianza di fede cattolica dell’allenatore della Nazionale, Zlatko Dalic.
Nelle ultime ore, il popolo della cattolica Croazia è diventato protagonista di un altro caso: quello della moneta da 25 kune, la cui edizione commemorativa emessa nel 2000 riportava l’immagine incisa di un bambino in fase di gestazione.
Il sito croato Kunalipa, dedicato alla numismatica, dice parlando di questa moneta speciale che “il feto è il simbolo universale della vita umana, che è il centro del millennio e che determina il nuovo millennio che inizia”.
Nonostante la valorizzazione pubblica della vita umana nel ventre materno, in Croazia l’aborto è stato legalizzato nel 1978, quando il Paese faceva ancora parte dell’ormai estinta Yugoslavia, una dittatura socialista. La Corte Suprema Croata ha stabilito nel 2017 che quella legge è costituzionale, pur essendo stata promulgata prima dell’indipendenza del Paese, ma ha stabilito un termine di due anni per una sua revisione da parte del Governo.
Da allora, in Croazia si è intensificata l’attività del movimento pro-vita, che ha già realizzato due marce nazionali in difesa del nascituro.
Il bebè rappresentato sulla moneta da 25 kune ha circa 12 settimane e appare mentre si porta il pollice alla bocca. Si può vedere anche il cordone ombelicale. Intorno al bambino, raggi di sole completano la bella immagine che evoca la vita da proteggere.