La fiducia nell’esistenza che abbiamo perso può rinascere in pochi attimi, scegliendo di dare alla luce il proprio figlio. Coraggio! La vita ce la farà.Negli anni ’50 eravamo un branco di cafoni, vivevamo in città bombardate, ci mangiavamo anche gli orsi che ci ammazzavano le pecore e le volpi che ci ammazzavano le galline, non andavamo in vacanza, avevamo un unico paio di scarpe, se volevi l’acqua te la dovevi tirare su con la pompa, però ci hanno messo al mondo. Quelli prima di noi quelli degli anni ’40, si sono trovati i bombardamenti e non sono crepati assiderati durante l’inverno perché li hanno tenuti caldi bruciando i rami raccolti ai giardini pubblici, però li hanno messi al mondo lo stesso. Non è solo che non si poteva scegliere, se ti scappava di fare l’amore, prima o poi ti veniva un bambino, ma era anche fede nella vita.
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Ci mettevano al mondo senza pensare se potevano mantenerci o no, ci mettevano al mondo e basta. Poi in qualche maniera ce la saremmo sfangata, in effetti in qualche maniera ce la siamo sfangata. Non è il denaro che manca. Ogni donna italiana che non mette al mondo un bimbo perché non se lo può permettere, è molto più ricca del 70% delle madri indiane o africane, è molto più al sicuro della madri che hanno partorito durante la guerra. E’ la fede nella vita che ci hanno tolto ma quella può rinascere, in pochi istanti. Mettete al mondo il vostro bimbo al diavolo tutto il resto. La vita ce la farà.