Quello che toglie il fiato è dover ancora spiegare l’ovvioE’ un video pubblicato su una pagina Facebook venezuelana che raccoglie e propone cose curiose, strane: “Vídeos Mundo Curioso“, noi lo abbiamo saputo da Notizie Provita che spiega:
Il video ha registrato oltre 9,3 milioni di visualizzazioni su Facebook. È stato quindi registrato e pubblicato sul canale YouTube “Red Capital News” il 6 luglio 2018, dove ha registrato altre 5.000 visualizzazioni. Da lì è arrivato all’account Twitter @KBMAGAFL, dove ha ricevuto oltre 6.000 like.
Cosa può permettere a questi uomini di giochicchiare con due corpicini esanimi, di farli ballare e poi di gettarli ridacchiando nel bidone di metallo senza provare disgusto di sé stessi? Come si può arrivare a tanto? Si accomodino gli araldi del “grumo di cellule” e osservino, ma senza battere ciglio, questa scena.
Leggi anche:
Cosa è stato rimosso insieme con il manifesto di Provita? Io chiederei a Padre Pio
Vengano anche le paladine della libertà della donna padrona del proprio corpo; sì, algida titolare di un utero del quale possa e debba disporre a piacimento, ma tenuta all’oscuro del fatto che chi lo abita non è un ammasso informe che le ruba il sangue. E’ un’altra creatura umana incamminata a pieno titolo nella strada dell’esistenza., un suo pari. E molto probabilmente il maggior motivo di gioia che possa mai provare nella sua di esistenza.
Eppure questi episodi sono, possono essere gli ultimi nati di un’aberrazione travestita da civiltà: la legalizzazione o addirittura la promozione, la nobilitazione dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza, tutta maiuscole e distintivo. Sì, sono storie o frasi che è capitato a tutti di sentire, se non peggio di pronunciare: “sarebbe egoismo farli nascere”; “un figlio è una responsabilità: perché condannarlo ad essere infelice?” “Ne avrai altri, sani, non ti incaponire”. E via farneticando e istigando.
Leggi anche:
Emma Bonino: “Con un figlio bisogna sapersi dire ‘per sempre’. Io non ci sono riuscita”
Se diciamo che il concepito qualche volta, magari solo in casi estremi, non è degno di portare a termine il suo processo di crescita in relazione alla madre, il fiume carico di acque turbolente che preme dietro la diga eromperà e sommergerà la valle. La diga è la legge, quella naturale per prima e quelle positive che su di essa devono poggiare, poi; il fiume è la natura umana con le sue feroci inclinazioni al male, la valle siamo noi. La vita, le famiglie, la società, la pace. Eccoci, siamo quasi sommersi.
E’ ora di mettere mano alle idrovore, di riparare dighe, di tornare a conoscere davvero l’uomo, la sua natura, la sua dignità e il precipizio sull’orlo del quale stupidamente si è messo a giocare.
Leggi anche:
Jeremiah, 16 anni, un tumore inguaribile. L’ultimo desiderio? Salvare i bimbi dall’aborto (VIDEO)
Signore della vita, abbi pietà di noi.
https://youtu.be/D0rG92eOSTc