Per la prima volta, il Vaticano dispone di un padiglione alla Biennale di architettura di Venezia. Uno spazio concepito come un’oasi di pace, composto da dieci cappelle create da architetti di fama, nella macchia dell’isola di San Giorgio.
Una presenza inedita. Fino a novembre, il Vaticano allestisce il proprio padiglione alla 16esima biennale internazionale di architettura. La sua ambizione? Approfondire un dialogo tra l’architettura contemporanea e la spiritualità, tra il visibile e l’invisibile. Su due ettari di terreno dell’isola di San Giorgio si trovano dieci cappelle ispirate alla Cappella nei boschi, di Gunnar Asplund, realizzate da dieci architetti di fama internazionale tra i quali si annoverano in particolare il britannico Norman Foster e il portoghese Aduardo Sotto de Moura.
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[Traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]