Una breve sintesi della situazione per orientarsi e capire il futuro dell’ItaliaUna situazione inedita per le istituzioni italiane. Dopo una lunga trattativa che aveva coinvolto tutti i partiti dopo le elezioni, fatta tuttavia di veti reciproci e qualche melina, sembrava fatta dopo che i due vincitori morali (Lega e 5 Stelle) si erano decisi a sedersi al tavolo per stilare un programma comune di Governo, sotto l’occhio vigile di Sergio Mattarella.
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Tuttavia proprio Mattarella, di fronte alla proposta reiterata di Paolo Savona all’economia ha deciso che la squadra di governo presentata dai due dioscuri del populismo italiano non andasse bene. Il premier Giuseppe Conte ha rinunciato quindi all’incarico e Luigi Di Maio, di fronte al veto presidenziale, ha minacciato l’impeachment del Presidente. Nel frattempo Mattarella chiamava l’ex commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, per un incarico tecnico volto a portare il Paese a nuove elezioni, il tutto mentre esplodeva lo spread tornando in quota 300 e con un crollo della borsa molto pesante che ha trascinato al ribasso tutte le borse europee, nonostante – almeno secondo le stesse parole del Capo dello Stato – l’intento di stoppare Savona era proprio quello di evitare questa incertezza dei mercati. Non ha funzionato evidentemente.
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Contemporaneamente è arrivato il terzo “attacco” da parte dei tedeschi, dopo i primi due della stampa teutonica che irridevano il tentativo del Governo Conte e definivano gli italiani come “scrocconi”, il Commissario Europeo per il bilancio Günther Oettinger ha velatamente fatto capire che lo spazio di manovra per le forze politiche elette democraticamente è sottomessa alle decisioni dei mercati «Quello che temo e che penso accadrà è che le prossime settimane finiscano per mostrare drastiche conseguenze nei mercati italiani, sui titoli e sull’economia, così vaste che dopotutto potrebbero spingere gli elettori a non votare per i populisti di destra e di sinistra. C’entra la possibile formazione del governo. Posso solo sperare che questo abbia un peso nella campagna elettorale e che mandi un segnale perché non venga data la responsabilità di governare ai populisti di destra e di sinistra»
Tuttavia il “gran teatro Italia” non chiude mai e se ieri Cottarelli ha dribblato i giornalisti uscendo dal Quirinale e rimandando ad oggi la presentazione definitiva della lista dei ministri, oggi Luigi Di Maio si dice pronto a riaprire la trattativa con la Lega per formare un governo e anche Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, si è detta disponibile (per senso di responsabilità) a sostenerlo, oltre a ritirare l’atto di accusa a Mattarella. In tutto questo il PD disquisiva se dare la fiducia a Cottarelli oppure astenersi, in una fase in cui effettivamente i dem non toccano palla e sono concentrati soprattutto sul fronte interno (Congresso PD) e nell’idea di formare un fronte pro-Europa unitario da contrapporre alle liste cosiddette “populiste”.
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L’Italia – e non solo – resta col fiato sospeso ma stamane la Borsa ha aperto con il segno più e lo spread tra Btp e Bund è a 270, in calo di 20 punti rispetto alla chiusura di ieri. Dopo il colloquio informale avuto stamane con il Capo dello Stato, Caro Cottarelli si è recato alla Camera dei Deputati. Ora la palla, come si suol dire, torna in mano a Matteo Salvini che finora ha capitalizzato un enorme aumento nei sondaggi e potrebbe voler andare al voto il più presto possibile per trasformarli in seggi e nella definitiva egemonia sul centrodestra, oppure scegliere di accettare l’invito di Di Maio e provare a formare un governo.
Intanto, in riferimento ad alcune ricostruzioni apparse sulla stampa, in ambienti vicini al presidente incaricato, Carlo Cottarelli, si fa osservare: “Durante l’attività del presidente del consiglio incaricato per la formazione del nuovo governo sono emerse nuove possibilità per la nascita di un governo politico. Questa circostanza, anche di fronte alle tensioni sui mercati, lo ha indotto – d’intesa con il Presidente della Repubblica – ad attendere gli eventuali sviluppi” (HuffPost).
«Troviamo una persona della stessa caratura dell’eccellente professor Savona» per il Tesoro con «lui che resta nella squadra di governo in un’altra posizione». È questa l’ultima proposta che Luigi Di Maio ha fatto alla Lega e al Quirinale attraverso Facebook. Poco prima il capo del Movimento Cinque Stelle aveva detto che non esistono alternative «o governo politico o voto». Dal canto suo Salvini in giornata ha detto «Come Lega le abbiamo provate tutte per dare un governo a questo Paese. Con il centrodestra non andava bene, con i Cinque Stelle non andava bene. Noi ci siamo. Basta che non perdano più tempo e non prendano più in giro le persone. O si beccano il programma e la squadra che abbiamo presentato oppure facciano altro e ci facciano votare» e ancora «Spero che si torni al voto prima possibile ma non a fine luglio perché ci sono le sacrosante ferie degli italiani e i lavoratori stagionali», per poi aggiungere: «Non ostacoleremo soluzioni rapide per affrontare le emergenze, ma ridiamo la parola agli italiani il prima possibile».