Recita anche tu, nel mese mariano, le invocazioni scritte alla Vergine da Santa Ildegarda da Bingen
Recita nel mese mariano due preghiere poco conosciute ma molto significative dedicate alla Madonna. Sono la “preghiera del tralcio” e la “preghiera del ramo”.
A scriverle è stata Santa Ildegarda, grande devota della Vergine, come riporta Don Marcello Stanzione in “365 giorni con Santa Ildegarda da Bingen” (Edizioni Segno).
Preghiera del “Fiorentissimo tralcio” alla Vergine Maria
Ave, o fiorentissimo tralcio,
tu che crescesti sotto il soffio vigoroso
dell’invocazione dei santi.
Quando venne il tempo,
in cui i tuoi rami fiorirono, ve a te dico, perché il calore del
sole in te si diffuse
come il profumo di un balsamo.
Infatti in te germogliò uno splendido fiore
Che diede profumo a tutte le essenze aromatiche Che si erano inaridite.
Ed esse apparvero tutte nel loro pieno rigoglio, onde i cieli sparsero rugiada sopra l’erba e
tutta la terra si allietò
poiché le sue zolle produssero frumento
e gli uccelli del cielo in essa fecero i loro nidi.
Vi fu poi cibo per gli uomini
E grande piacere per i banchettanti.
Per cui, soave Vergine,
in te non venne meno ogni gioia. Tutte queste Eva aveva disprezzato. Sia dunque lode all’Altissimo.
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Preghiera del “Soavissimo ramo” alla Vergine Maria
O tu, soavissimo ramo Germogliato dal tronco di Iesse, quanto grande è la virtù
che la Divinità vide nella Figlia più bella,
come aquila che fissa il suo sguardo nel sole. Quando il celeste Padre vide la dignità della Vergine Volle che in lei si incarnasse il suo Verbo.
Infatti nel mistico mistero di Dio,
per l’illuminata volontà della Vergine
mirabilmente uno splendido fiore
sbocciò dalla Vergine stessa.
Quando il celeste Padre vide la dignità della Vergine Volle che in lei si incarnasse il suo Verbo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo
Come era in principio.
Quando il celeste Padre vide la dignità della Vergine, volle che in lei si incarnasse il suo Verbo.
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