Il conduttore televisivo, scomparso oggi, era un cattolico fervente. Oltre ad essere un volto storico dell’Unitalsi, con la quale accompagnava i malati a Lourdes
«Ho sempre avuto la gioia di vivere e di godere la vita momento per momento, l’esperienza brutta che ho dovuto affrontare non ha fatto altro che confermare quello che già sapevo. La vita va goduta, perché non sai mai quello che succede domani».
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Così su Tv Sorrisi e Canzoni (23 gennaio 2018) Fabrizio Frizzi raccontava la sua malattia, dalla quale si era ripreso dopo una lunga degenza. Il 23 febbraio 2017, il popolare conduttore televisivo scomparso oggi, aveva subito una grave emorragia cerebrale. Stava lavorando per l’Eredità, la trasmissione di Raiuno, quando si sentì male e fu portato in ospedale, dove si certificò l’ictus.
Da allora ha iniziato a lottare «come un leone», per tornare quello di un tempo. Tra mille difficoltà aveva anche ripreso la conduzione, ma le sue condizioni non erano mai tornate stabili.
Stella e la Madonna
Frizzi era una persona molto credente. In un’intervista ad Oggi (2013) rivelava il suo rapporto con la fede, confidando di aver chiesto la protezione della Madonna per la figlia Stella, nata a maggio 2013 dalla moglie Carlotta Mantovan.
Il conduttore diceva di considerare la figlia, avuta a 53 anni, come un dono di Maria. «Ringrazio Dio e la Madonna tutti i giorni. Durante la gravidanza ci sono stati problemi seri, e ci siamo affidati a Maria. Abbiamo chiesto protezione per la mamma e la bambina. E ora che tutto è andato bene, il senso di gratitudine è forte», confidava il conduttore.
“Faccio anche da mamma”
E, a proposito dell’esperienza della paternità, Frizzi rivelava: «Sono un papà, ma se serve sono in grado anche di fare da mamma. Di pappe e pannolini se ne occupa soprattutto Carlotta. Lo fa molto volentieri, ma ogni tanto mi delega e io lo faccio con grande piacere».
I viaggi a Lourdes
Da 15 anni, Frizzi era il volto ufficiale della Giornata nazionale dell’Unitalsi. E in prima persona ha accompagnato i malati a Lourdes così come ha condotto molte manifestazioni nella Basilica sotterranea di San Pio X davanti a 15.000 persone, malati e volontari. Di loro, ricordava in una testimonianza rilasciata a Tv2000 «colpiva il sorriso e la gioia di stare insieme in quel momento speciale» (Famiglia Cristiana, 26 marzo).
Quando donò il midollo osseo
Ma non solo. Il conduttore, nel 2000, ha compiuto un grande ed indimenticabile gesto di solidarietà verso il prossimo. Per Valeria Favorito, nata nell’ ’88, la vita è ricominciata proprio grazie a Frizzi, dopo la diagnosi di leucemia mieloide acuta. Dopo anni di ricerca di un donatore compatibile, finalmente da Roma qualcuno disse: «Sono pronto». Era proprio lui al telefono: Fabrizio Frizzi!
«La generosità è una parola con cui tanti si riempiono la bocca, tu invece in silenzio, con semplicità e riservatezza, lo hai fatto davvero. Ora il mio sangue è il tuo sangue», disse la donna dopo la felicità riconquistata, aggiungendo con commozione: «Ogni giorno ringrazio Dio per avermi fatto rivivere la vita grazie a te».
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La fede ritrovata con suor Gemma
Invece, in un’intervista a Pontifex (2010) il conduttore confessava di aver ritrovato la fede, dopo un periodo di incertezza, grazie alla Santa della Bellezza, Gemma Galgani, ammirando una sua immaginetta. «Io sono sempre stato cattolico, ma ad un certo punto della mia vita mi ha assillato il tarlo del dubbio, della sfiducia. Un caro parente stava morendo per una grave malattia ed io non accettavo questa idea, il mio animo era turbato».
Un giorno a Lucca, rammentava Frizzi, «il mio sguardo cadde sulla immaginetta di san Gemma Galgani e quel volto bello, pacifico e armonioso, il suo sguardo puro mi hanno rasserenato e in un certo senso convertito. Devo a San Gemma Galgani l’aver ritrovato la fede, quella vera».