Elina Berglund Scherwitzl, la scienziata svedese che l’ha progettata, dice che sia efficace quanto la pillola. Bella scoperta! Davvero, che bella scoperta!
Sì, siamo un po’ ironici. Non è così recente in realtà la “scoperta” delle variazioni di temperatura basale durante l’intero ciclo mestruale della donna. E nemmeno il loro legame con il periodo fertile. E nemmeno la grandissima efficacia anticoncezionale che ha la conoscenza di questo dato e il comportamento conseguente nella coppia – ovvero l’astinenza nei giorni fertili. Sì, è molto efficace; come la pillola, ammette la comunità scientifica (vedi indice di Pearl), ma totalmente priva di effetti collaterali e non invasiva.
A dire il vero, i metodi naturali dei quali ricalca l’impostazione, ma non del tutto lo scopo, non sarebbero nemmeno degli anticoncezionali, bensì una regolazione naturale della fertilità umana. Ma non stiamo a sottilizzare!
Elina Berglund Scherwitzl, in un periodo di pausa dalla ricerche sul famoso bosone di Higgs, ha raccolto dati, elaborato un algoritmo, programmato e rilasciato sul mercato delle Apps un’applicazione basata su questi dati e questo algoritmo. Si chiama Natural Cycles.
Ma ci fa piacere lo stesso che anche per altre vie, passando per studi fisici e astronomici e usando la benedetta tecnologia digitale, anche donne emancipate e di successo sia arrivate alle stesse conclusioni.
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Dice il sito Agi che il prodotto, “lanciato nel 2014, oggi (conta) 300mila donne (che) utilizzano l’app della scienziata, pagando circa 50 euro l’anno. Un costo che include anche quello del termometro per prendere la temperatura. L’idea ha attirato investimenti per 6,6 milioni di euro mentre le vendite hanno toccato i 5 milioni di euro”.
E’doveroso segnalare l’esistenza, nel mercato delle App, di altri prodotti di buona qualità e gratuiti. Ma al di là di questo è bello osservare come, oltre all’incremento dell”interventismo chimico e biotecnologico sul fronte della fertilità e della procreazione, sempre più raffinato e (pre)potente, assistiamo anche ad una tendenza significativa verso un approccio più naturale e rispettoso soprattutto del corpo della donna.