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Come imparare ad amare il Rosario (anche se lo odiate)

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Katrina Fernandez - pubblicato il 10/08/17
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Non sentitevi in colpa se pensate che sia noioso, ma dategli un’altra possibilitàKatrina,

mi sento il peggior cattolico di tutti i tempi ad ammetterlo, ma odio il Rosario. Il Rosario dovrebbe essere la preghiera cattolica per eccellenza, ma io la considero la peggiore in assoluto. È così lunga, noiosa e ripetitiva… Non credo di essere l’unico a pensarla così. So che come marito dovrei dare l’esempio in casa, soprattutto se voglio che i miei figli recitino il Rosario, e allora ho provato a costringermi ad amarlo, ma non ha funzionato. Vorrei un tuo consiglio su come apprezzare meglio questa preghiera.

Mark

 

Caro Mark,

non sei il peggior cattolico di tutti i tempi, fidati. Un cattivo cattolico non si curerebbe affatto del Rosario, e figuriamoci se continuerebbe a provare ad apprezzarlo per il bene dei suoi figli.

Sì, il Rosario è la quintessenza del cattolicesimo, ma ciò non vuol dire che tu debba amare questa devozione per default, non più di quanto dovresti amare l’haggis [insaccato tipico della Scozia, n.d.t] per il semplice fatto di essere scozzese. Non posso farti amare l’haggis o il Rosario, ma posso darti qualche consiglio che potrebbe aiutarti ad apprezzare di più questa preghiera (e nel corso del tempo questo apprezzamento potrebbe diventare un rispetto per la devozione, e in seguito amore).

La lettera apostolica di Giovanni Paolo II sul Rosario Rosarium Virginis Mariae, del 2002, potrebbe essere un buon punto di partenza.

Posso darti anche qualche suggerimento pratico su come far fronte alla lunghezza e alla “ripetitività noiosa” del Rosario.

Recitare il Rosario è simile a pregare il Nuovo Testamento. È una meditazione sull’intera vita di Cristo. È per questo che è considerato una delle preghiere più potenti. L’ho sentito descrivere come una catena che collega la terra al cielo. Un’estremità è nelle nostre mani, l’altra in quelle di Maria.



Leggi anche:
Come pregare il Rosario? Una guida passo dopo passo

Ho anche sentito riferirsi al Rosario come alla più grande arma della Chiesa.

Il modo migliore per sviluppare un apprezzamento per una cosa è imparare più cose possibile al riguardo, e allora la mia prima raccomandazione è imparare di più su questa devozione – da dove deriva, come si è evoluta nel corso dei secoli, il suo ruolo nella storia, i suoi significati collegati alla Scrittura e le virtù che vengono promosse attraverso di esso.

In genere recitare il Rosario richiede tra i 20 e i 30 minuti. Ci vuole una mente piuttosto disciplinata per trascorrere tanti minuti in preghiera contemplativa. Anche il migliore di noi lotta per rimanere concentrato mentre recita il Rosario. È un dato di fatto. Puoi accettarlo o permettergli di frustrarti percependolo come un fallimento.

Anziché partire con una gara di triathlon, limitati a uno sprint veloce per fare il giro dell’isolato – intendo dire recita una decina qui e un’altra lì. Fai quello che puoi. Io recito due decine mentre vado a lavoro e altre due tornando a casa, lasciando l’ultima per la recita insieme a mio figlio la sera.

Trova quello che si adatta al tuo programma e riserva l’ultima decina per la tua famiglia. Se ti annoi, prova una versione audio del Rosario o prega usando un’app sul tuo telefono. Se sei una persona visiva, trova un opuscolo del Rosario con illustrazioni per ogni mistero. I cosiddetti Rosari scritturali hanno un versetto biblico da recitare dopo ogni Ave Maria.

Prova uno qualunque di questi modi di recitare il Rosario, o provali tutti insieme. Trova quello che va bene per te, e poi quanto/se ti annoi di quel metodo provane un altro.

Qualsiasi cosa tu decida di fare, continua a pregare. Anche se la tua preghiera è imperfetta o distratta continua a pregare. Funzionerà.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]