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D’estate? Stiamo fresche!

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Alcuni consigli e proposte dalla cantante, promessa stilista e fashion blogger Anita BaldisserottoOggi vi presentiamo la uaif del “duo con l’anello noto in tutto il mondo come i Mienmiuaif”.

Ecco a voi Anita!

Che oltre ad avere un talento vocale davvero superbo (è l’unico tratto “superbo” che potrete rintracciare in lei) è una bella e giovane sposa e sta coltivando da qualche tempo la sua passione per la sartoria e la moda, alla luce della sua conversione.



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Ha in mente e nel cuore di servire la femminilità in un modo nuovo e originale, o meglio originario. Vorrebbe che le donne, e per questo non fa altro che cominciare da sè, scoprissero la propria femminilità magari coprendo di più o fasciando di meno il corpo o sottraendolo all’esposizione estrema alla quale anni di moda, di pubblicità, di prodotti cinematografici ci hanno abituato.

Questa è una sua prima proposta. Un approssimarsi sincero ed entusiasta alla verità sulla donna anche nella scelta dei vestiti.

Non è un elenco di divieti né ha la pretesa di imporre dogmi a nessuna.

Ad esempio, l’inconveniente canottiera nel caso una si trovasse nei pressi di una Chiesa o decidesse di partecipare alla S. Messa potrebbe essere ovviato non sempre abolendo quello specifico capo di abbigliamento, ma abituandosi ad avere con sé un ampio foulard che possa fungere da copri spalle nell’eventualità.

All’ingresso del bellissimo Duomo romanico di Salò ho trovato un fornito attaccapanni con una serie di foulard e scialli per le turiste che entrassero troppo scoperte.

Un’altra cosa, cara Anita! Del sole abbiamo bisogno. Di costumi interi non troppo sgambati ce ne sono, cerca ancora!. E per fissare la vitamina D , importantissima per la densità ossea, dobbiamo esporci al sole per almeno 15 minuti al giorno con viso, braccia e gambe scoperte. Tienilo presente, altrimenti il tuo bel fisico alto e slanciato potrebbe risentirne.

“Donne dududu” di Anita Baldisserotto

Mie care donne dududu! Come state affrontando l’estate?

Grazie al cielo qui in Veneto la pioggia ha abbassato le temperature e mi sono un attimo ripresa per scrivere un post da vera fashion blogger che non sono :).

I vestiti mi interessano da sempre, ma negli ultimi anni si stanno risolvendo alcune cose nel modo in cui mi ci rapporto.

Sì, perché avere vestiti alla moda ed essere magra per indossarli è stato il mio chiodo fisso per tutta l’adolescenza (e oltre), tanto che (quasi) ogni fine settimana girovagavo per negozi anche solo per guardarli, infilare jeans attillatissimi spesso senza riuscire a chiudere la zip (con colpi mortali alla mia autostima), evitando però l’aiuto di qualsiasi commessa per non dover dire a voce alta la mia taglia o addirittura pronunciare la terribile  domanda: “Mi farebbe provare la taglia in più?”, e poi piangere in macchina con mia mamma o da sola (una volta patentata) nel viaggio di ritorno, invidiare tutte le ragazze magre del pianeta, pensare che loro sì che sono felici, sentirmi inadeguata giudicata e osservata da tutti, mangiare meno carboidrati il giorno dopo e affogarmi nervosamente di cioccolata il terzo giorno.

A tutto questo si aggiungevano problemi alla pelle quali foruncoli su schiena e decolletè più orticaria su gambe e braccia, sicché fino a quando l’abbronzatura non mi guariva/migliorava la pelle mi guardavo bene dall’espormi: e diciamocelo, allora come adesso, trovare qualcosa di decente per restare un attimo coperte, soprattutto in estate, è un’impresa. Sì, è vero, vanno di moda gli abiti con gonna lunga fino a terra ma quasi sempre hanno scollature davanti e dietro che per me sono off limits… Sì, è vero, va di moda il costume intero ma nel 90 % dei casi è sgambato che neanche avessi le gambe di Belen e lo scollo dietro arriva qualche centimetro sopra il sedere (se siamo fortunate) – sono stata nei grandi magazzini, sezione signore, e mi veniva male a pensare a quei modelli su donne normali…

Ci sono ragazze e donne che conosco con vene varicose, smagliature, cellulite, nei che potrebbero diventare maligni se esposti al sole, ma anche donne con un certo senso del pudore che si sentirebbero più serene in abiti un po’ più coprenti… meglio se con un minimo di stile…

La mia corporatura non è esile e questo è stato difficile da accettare, ci ho messo un po’ a capire che ogni marca di abbigliamento decide le vestibilità di ogni taglia a seconda delle sue logiche estetiche: certo le chiamano sempre 38/40/42 ecc oppure S/M/L, ma di fatto la L di Tezenis non è la L di OVS.

Negli anni, gradualmente, sono arrivata a: fregarmene della mia taglia (e magicamente ho iniziato a smettere di mangiare di nascosto con il risultato di dimagrire), divorziare dai jeans (che per almeno dieci anni passati seduta nei banchi del liceo, dell’università e dell’ufficio mi hanno bloccato la circolazione all’altezza dell’utero), evitare lo shopping per mesi e mesi così da usare quello che ho nell’armadio e capire quali vestiti sono necessari, accettare il mio bacino largo che nel caso di gravidanza sarà un piccolo vantaggio nel parto, apprezzare il mi

o fisico perché è stato disegnato da Dio e Lui mi ama tantissimo tanto da aver creato per me il mio maritino Giuseppe.



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Ahn, ho anche deciso di indossare sempre le maniche corte, a tre quarti o lunghe che siano, perché oltre a starmi meglio esteticamente, avendo io braccia robuste ereditate da mio nonno, hanno il vantaggio di essere più adatte alle celebrazioni della Messa che cerco di frequentare ogni giorno – sono due estati che ci provo e non sono mai svenuta dal caldo… – in abbinata a  gonne/abiti (i pantaloni d’estate li sopporto poco) con lunghezza dal ginocchio in giù. Perché? Perché è liberante. Ho avuto almeno il 70 % di sguardi maschili in meno – non mi dite che non vi accorgete quando vi guardano perché noi  donne abbiamo il radar, e per chi è stata in discoteca come me per anni sa “detectare” in 0,6 secondi quanti ragazzi l’hanno notata nella sala. È liberante anche per tutti i discorsi fisici di cui sopra, per cui abiti morbidi e coprenti non mi fanno preoccupare del mio fisico. Sguardo degli altri e sguardo mio rimbalzati su cose più importanti.

Gli sguardi che desidero su di me costantemente sono quelli di Dio e di mio marito. Il mio dovere è essere bella, curata, avere il mio stile, ma in maniera sobria e senza ostentare o provocare.  Il resto sciò, via, che Dio vi benedica ma lungi da me!

Per finire, passo a mostrarvi qualche mio outfit dududu in questi mesi caldi 🙂

 

 

Vi abbraccio dududu!

Anita

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