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Tra carne e pane: l’autopsia di un miracolo eucaristico

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Arthur Herlin - pubblicato il 09/01/17
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Gli scienziati hanno provato l’esistenza di tessuto umano in molti miracoli eucaristici, e le loro scoperte sono parte di una mostra a RomaL’ambasciata della Polonia presso la Santa Sede ha esaminato uno dei fenomeni più inspiegabili della storia.

Sapete esattamente cosa sia un miracolo eucaristico? Sapete quanti ce ne sono stati nella storia della Chiesa e cosa significano? Sono domande a cui l’ambasciata ha cercato di rispondere attraverso una mostra senza precedenti.

Presso la chiesa polacca di San Stanislao di Roma, infatti, l’ambasciata ha appena inaugurato una mostra dedicata ai miracoli eucaristici nel mondo, in cui presenta una panoramica di tutti i miracoli eucaristici registrati nella storia della Chiesa, con tanto di spiegazioni scientifiche.

Secondo gli esperti, il primo miracolo eucaristico riconosciuto dalla Chiesa cattolica è quello avvenuto a Lanciano verso l’anno 700. Il miracolo avvenne quando un monaco che nutriva dei dubbi sulla Presenza Reale di Gesù nell’Eucaristia vide il vino nel calice diventare sangue e il pane diventare carne. Di recente, dopo aver esaminato le reliquie ancora esistenti, i ricercatori hanno concluso che erano veramente fatte di tessuto umano. Dopo questo primo miracolo, la Chiesa ne ha riconosciuti altri 134 dello stesso tipo.

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Rubata, gettata, abbandonata o dimenticata

Nella sua ricerca, il dottor Pawel Skibinski, direttore del Museo Giovanni Paolo II di Varsavia (Polonia), ha notato che nella maggior parte dei casi i miracoli avvengono in un contesto simile: o il celebrante nutre dei dubbi sulla Presenza Reale (Bolsena), o le ostie sono state maltrattate (rubate, gettate, abbandonate o dimenticate). È il caso dell’episodio verificatosi a Buenos Aires (Argentina) nel 1996, quando Jorge Bergoglio (ora papa Francesco) era vescovo ausiliare: un’ostia consacrata venne trovata a terra; alcuni giorni dopo era diventata carne sanguinante.

Nel 2014, padre Andrzej Ziombra ha testimoniato un miracolo eucaristico nella sua chiesa di Legnica (Polonia). Il giorno di Natale, il sacerdote ha posto un’ostia che era caduta a terra in un bicchier d’acqua. Dopo un po’ di tempo, l’ostia ha iniziato a diventare rossa, come se stesse sanguinando.

Il sacerdote ha quindi avvertito il vescovo, che ha chiesto un’analisi, in primo luogo micologica. I risultati hanno portato gli scienziati a concludere che non si trattava di muffa, ma di un pezzo di carne umana.

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Stato di agonia

Come nella maggior parte dei casi, ha spiegato il sacerdote, gli scienziati sono riusciti a provare l’esistenza di un pezzo di muscolo cardiaco. Le indagini sui miracoli eucaristici hanno anche rivelato lo stato di agonia dei pezzi di carne, a significare che il tessuto umano non aveva subito necrosi, rimanendo in uno stadio intermedio tra la vita e la decomposizione.

Un altro fenomeno osservato in tutti questi casi è l’aspetto del pane e del vino anche se la sostanza della carne è scientificamente identificata, conformemente alla nostra comprensione della transustanziazione, ovvero che gli elementi consacrati diventano il Corpo e il Sangue di Cristo senza perdere l’aspetto e altre qualità sensoriali del pane e del vino. Il campione, inoltre, non sembra decomporsi, neanche dopo secoli. A Bolsena, ad esempio, le tracce di sangue sul marmo sono ancora visibili, come se fosse impossibile eliminarle.

Anche se carne e sangue non sono sempre visibili nell’Eucaristia, conclude padre Ziombra, la presenza del Corpo di Cristo è comunque certa agli occhi della fede. “È questo che ci ricordano da 1300 anni questi miracoli”, ha affermato. “Il miracolo si ripete ogni giorno sull’altare di tutte le chiese del mondo”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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