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3 santi che probabilmente hanno avuto difficoltà di apprendimento

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Philip Kosloski - pubblicato il 28/06/16
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La storia della Chiesa dimostra che non sempre è necessario essere bravi studenti per essere santiNel libro The Shepherd Who Didn’t Run, la scrittrice María Ruiz Scaperlanda ha approfondito la vita di Padre Stanley Rother, il primo martire cattolico nato negli Stati Uniti. Scaperlanda racconta che – a causa della sua scarsa istruzione (derivante quasi sicuramente da una difficoltà di apprendimento) – Rother ha rischiato di non essere ordinato sacerdote. Di recente Aleteia ha pubblicato la preghiera degli studenti stressati a San Giuseppe da Copertino, un altro teologo che ha avuto difficoltà con gli studi. Questo fa riflettere sul fatto che per i suoi scopi divini Dio si usa sia di personalità brillanti (come San Tommaso d’Aquino e Sant’Agostino) sia di persone ordinarie, che non possiamo certo definire degli eruditi.

Guardate ad esempio a questi tre santi: sebbene siano stati bocciati in numerosi esami accademici, hanno influenzato migliaia di vite con il loro esempio.

San Giovanni Maria Battista Vianney

Figlio di poveri contadini, il futuro Curato d’Ars ha sentito la chiamata al sacerdozio in giovane età, ma non ha potuto frequentare la scuola a causa della Rivoluzione Francese. Dopo che le tensioni si sono allentate, Vianney si è iscritto a una scuola locale, ma ha avuto difficoltà con il corso nonostante fosse il maggiore della classe. Veniva continuamente deriso per la sua ignoranza; una volta uno studente più giovane lo ha preso in giro perché non riusciva a rispondere a una domanda, arrivando al punto di tirargli un pugno in faccia. Quello studente era Mathias Loras, diventato poi amico stretto di Vianney nonché, successivamente, vescovo di Dubuque, nell’Iowa.

A Vianney è stato poi concesso di studiare in seminario, ma i suoi mentori lo hanno ritenuto “troppo lento”. Dopo essere stato bocciato a un esame, il rettore del seminario gli ha detto: “Giovanni Battista, i professori non ti ritengono idoneo ad essere ordinato sacerdote. Alcuni di loro ti hanno chiamato ‘asino’, sostenendo che non sai nulla di teologia. Come potremmo mai promuoverti e farti accostare al sacramento dell’Ordine?”. La risposta di Vianney è diventata famosa: “Monsignore, Sansone ha ucciso cento Filistei con la sola mascella di un asino. Pensate a cosa potrebbe fare Dio con un asino intero!”

A causa della sua santità, Vianney è stato ordinato sacerdote ed è poi diventato uno dei più grandi parroci mai esistiti. Papa Benedetto XVI lo ha persino definito “patrono di tutti i sacerdoti”.


Santa Bernadette Soubirous

Nata da una famiglia di mugnai, Bernadette dovette contribuire al mantenimento della famiglia lavorando nella sorveglianza e nel pascolo delle greggi. Il tempo a disposizione per lo studio era poco, impedendole di imparare il Catechismo. A 14 anni Bernadette non aveva ancora ricevuto la Prima Comunione e poteva a mala pena leggere. Una delle sue insegnanti, Jean Barbet, ha detto di lei: “Bernadette ha difficoltà a memorizzare le parole del Catechismo, perché non sa leggere”.

Nostra Signora è apparsa a Bernadette – la ragazzina senza alcuna conoscenza teologica che non aveva neanche ricevuto la Prima Comunione – dicendole: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Il pastore locale si è quindi persuaso della attendibilità dell’apparizione, dato che l’analfabeta Bernadette non avrebbe mai potuto concepire quel dogma teologico in modo autonomo.

La vita di Bernadette è poi andata avanti tra stenti e difficoltà, ma lei è stata fedele nella santità e nella semplicità. È una delle poche sante il cui corpo è rimasto incorrotto, segno di grazie speciali. Ogni anno migliaia di pellegrini si riuniscono nel luogo dell’apparizione, a Lourdes.


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Venerabile Solanus Casey

Nato da contadini irlandesi immigrati nel Wisconsin, Solanus Casey ha ricevuto una scarsissima istruzione e dopo aver sentito la chiamata al sacerdozio è entrato in nel seminario di Milwaukee a 21 anni. Casey non era però in grado di seguire le lezioni, che venivano insegnate in tedesco e latino. Gli è stato consigliato di unirsi a un ordine religioso, dove sarebbe potuto essere ordinato come semplice sacerdote.

Ammesso all’Ordine dei Cappuccini, ha continuato ad avere difficoltà in seminario. I suoi superiori lo ritennero ignorante e illetterato, facendolo diventare portinaio – uno dei ruoli più umili all’interno della comunità. Ma Casey ha colto quell’incarico come una grande benedizione e ha preso davvero sul serio la sua responsabilità di portinaio. La sua reputazione di santità ha iniziato a diffondersi e Casey è stato trasferito in un altro monastero per allontanarlo dalle tante persone che lo cercavano. Ma queste, scoperta la sua nuova location, hanno iniziato a viaggiare in autobus pur di andarlo a trovare.

Sebbene sia stato portinaio per gran parte della sua vita, Casey è stato riverito per la sua santità, e alla sua intercessione sono stati attribuiti molti miracoli.

La vita di questi tre santi ci rivela che non si ottiene la grazia di Dio in base ai propri meriti di teologi o studiosi. Dio infatti usa spesso i più deboli per diffondere il bene. Siamo tutti chiamati a essere santi e Dio userà persino i nostri difetti per diffondere il suo Vangelo.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]