Sei madrina o padrino? Sai cosa significa? Ecco 7 idee sulla missione che hai nei confronti del tuo figliocciodi Sebastian Campos
Sicuramente sei battezzato e confermato, così come lo sono io, e pertanto hai una madrina o un padrino.
Sono molte (e belle) le ragioni per cui qualcuno sceglie i padrini o le madrine. Che si tratti dei genitori di un neonato o di un catecumeno che decide autonomamente di battezzarsi. È sempre un dono per chi è chiamato a questo servizio di amore, ma abbiamo bene in mente cosa significa esserlo?
“Compare” è il modo in cui i nostri genitori chiamano i padrini. A volte la domanda nasce spontanea: come vengono selezionati i panini? A volte sono l’affinità, l’affetto e il voler stabilire legami più duraturi con qualcuno fanno sì che i genitori “diano il proprio figlio” come figlioccio a persone con le quali hanno relazioni molto strette. Infatti i padrini si sentono onorati quando viene chiesto loro di esserlo, perché è una dimostrazione di affetto e di fiducia molto profonda. Ma a volte c’è confusione sul ruolo dei padrini e delle madrine (sia nei confronti dei figliocci che dei genitori), ci si aspettano cose che non sono esattamente in linea con le loro funzioni e che hanno poco a che vedere con la chiamata che hanno ricevuto.
Sarà di certo capitato di dover dare suggerimenti alle persone su questo tema, soprattutto nella catechesi o nei gruppi di apostolato. Vogliamo perciò darti alcune idee su cosa debba fare realmente un padrino o una madrina e su quale sia la sua missione nella vita della persona in questione, per comprendere quali caratteristiche debba avere e come debba essere il suo rapporto con il figlioccio.
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Se ti hanno chiesto di essere madrina o padrino, ti invitiamo ad affidare questa enorme missione al Signore, Lui ti darà il necessario per accompagnare il tuo figlioccio lungo il cammino della fede che Lui stesso ci ha invitati a percorrere.
7 cose da sapere sulla tua missione di padrino o madrina
La tua vita è il tuo curriculum
In quanto padrino, sei stato scelto dai genitori (o perlomeno dovresti esserlo) più che per la tua relazione con loro, per la tua vita, per come vivi la tua fede, per la testimonianza della tua lotta autentica per vivere i principi del Vangelo. Madrine e padrini sono persone che con le proprie testimonianza di vita possono illuminare il battezzato su come vivere da buon cristiano per tutta la sua vita. Comincia a vivere così!
Dai il regalo migliore
Non ci aspettiamo che il nostro padrino o la nostra madrina ci diano un regalo speciale nel giorno della nostra nascita o per il nostro compleanno. Il regalo migliore che padrini e madrine possono fare ai figliocci è il regalo della fede. Sii vicino e sincero affinché la sua vita spirituale e la sua relazione con Gesù siano sempre una parte fondamentale della vita del nuovo cristiano.
“Cari genitori, padrini e madrine, se volete che i vostri figli siano veri cristiani, aiutateli a crescere ‘immersi’ nello Spirito Santo. Cioè nel calore dell’amore di Dio, nella luce della sua Paola. Non dimenticate quindi di invocare spesso lo Spirito Santo, ogni giorno” (Papa Francesco, 2015).
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Non sostituisci il padre
A volte si pensa che quando viene chiesto di essere madrina o padrino, ciò che si sta chiedendo è di farsi carico del piccolo in caso di morte dei genitori. Ma non si cerca un padrino per fargli fare il padre di scorta, bensì per accompagnare i genitori e incoraggiarli nello stesso modo che si fa nei confronti di un figlioccio.
Si costituisce una famiglia spirituale fatta di amore e di fede, non una responsabilità legale verso i bambini nel caso in cui dovessero rimanere orfani. Ovviamente l’impegno spirituale non impedisce di preoccuparsi per il benessere fisico e materiale del figlioccio.
Condividi il meglio che hai
Una madrina o un padrino condividono la propria fede; ne consegue che devono averne, devono alimentarla e farla crescere. È tua responsabilità essere pronto a rispondere alle domande che il figlioccio avrà e ad accompagnarlo durante i momenti bui, non solo con un appoggio economico e con dei bei regali, ma con la Parola di Dio, con la speranza cristiana e con molto amore. Ai genitori dei bambini e ai padrini, così come agli altri parenti, Papa Francesco ha detto: “Aiuterete questi bambini a crescere bene se darete loro la Parola di Dio, il Vangelo di Gesù”. Ma anche a “darlo con l’esempio!”
Restagli vicino
È questa la tua missione, accompagnare e stare vicino al figlioccio. È consigliabile cercare all’interno della famiglia – perché potrebbe essere più facile costruire un rapporto saldo – o tra gli amici, ciò che è importante è che sia qualcuno di vicino che non veda il figlioccio soltanto nelle feste. Qualcuno che possa trascorrere del tempo insieme, che conosca il suo sviluppo come persona e come cristiano. È triste quando si chiede a una persona di essere padrino per il battesimo e poi non si vedono per anni. Al punto che il Codice di Diritto Canonico, al punto 874, consiglia che il padrino della Confermazione sia lo stesso di quello del Battesimo.
Metti in pratica ciò che predichi
Stando in parrocchia mi ha colpito vedere persone che sono arrivate a chiedere certificati di cresima per essere padrini o madrine di qualcuno. Gente che non è mai stata vista in parrocchia e che nessuno conosce. Il punto non è di voler cercare persone famose negli ambienti ecclesiastici, ma di cercare persone che celebrano con regolarità la propria fede, che si impegnano a condurre una vita secondo la Chiesa. In modo da aspettarsi che accompagnino i propri figliocci a messa, che gli spieghino i sacramenti e che mettano in pratica ciò che li rende famiglia: la fede. Si sa, questo è il difficile, ma bisogna avere a cuore gli ideali e lottare per realizzarli. Cerca di essere una madrina o un padrino di questo tipo.
Sii disposto ad assumerti responsabilità a tempo indeterminato
Il battesimo apre le porte del cielo al battezzato, che diventa parte della Chiesa, figlio di Dio e matura una vocazione di Vita Eterna. Chi accetta di essere madrina o padrino lo fa a tempo indeterminato, come dimostrazione di amore per il figlioccio ma anche come servizio a Dio, accompagnando questo nuovo cristiano verso il proprio sviluppo e la propria maturità.
Chi accetta questa sfida e questa responsabilità lo fa per sempre, poiché il titolo di figlio di Dio è eterno. Quindi il compito di amare, accompagnare, prendersi cura di e guidare il figlioccio non termina con la sua età adulta, ma continua per tutta la vita.
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[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]