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San Francesco. La risposta alla domanda che nessuno pone Gianluigi Pasquale Collana Narrazioni, La fontana di Siloe, 2019.
Francesco d’Assisi attrae a sé, come una potente calamita, credenti, non credenti e mussulmani (questa biografia esce proprio in occasione dell’VIII centenario dell’incontro a Damiata tra il Poverello di Assisi e il sultano Al-Malik al-Kāmil). Cosa lo rende da sempre così attrattivo? La radicalità della scelta di vita? L'amore tanto largo da comprendere persino il fuoco, l'acqua e gli uccelli? La perfetta letizia? No, solo la sua imbarazzante, innegabile somiglianza con il Cristo. Ecco cosa attira, interroga, brucia in Francesco. Quello che in lui ricorda Cristo. La ragione è semplice: egli è colui che nella storia ha rappresentato al meglio Gesù. Tutta la sua grandezza si radica in quell’iniziale momento della Porziuncola quando cominciò a vivere come se il Vangelo fosse un codice di vita sociale applicabilissimo. Nessuno si era mai davvero chiesto se il Vangelo fosse integralmente attuabile, «alla lettera». Il segreto di Francesco, come dimostra questo libro, sta nell’aver incarnato personalmente tale possibilità, realizzandola: è questa la sua risposta, di fatto l’unica che può rendere credibile il cristianesimo.
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