Cerca di non essere solo
Alle volte tendiamo a intendere il “precetto festivo” come un mero obbligo individuale, laddove esso esprime invece giuridicamente la legge divina di “santificare le feste”. Che la famiglia sia intesa e detta “Chiesa domestica” non è tanto per dire, come se si abbisognasse di titoli vezzeggiativi: uno dei modi più efficaci per attenuare davvero la distanza tra la “visione” e la “celebrazione” è che davanti al mezzo radiotelevisivo sia raccolta una rappresentanza qualificata della Chiesa, una sua porzione santa:
«La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità per la famiglia. Tutta la pastorale familiare dovrà lasciarsi modellare interiormente e formare i membri della Chiesa domestica mediante la lettura orante e ecclesiale della Sacra Scrittura. La Parola di Dio non solo è una buona novella per la vita privata delle persone, ma anche un criterio di giudizio e una luce per il discernimento delle diverse sfide con cui si confrontano i coniugi e le famiglie».
(Relatio finale del Sinodo sulla Famiglia, 34).
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