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Certe cose è bello farle solo una volta l’anno
Quando ero piccola aspettavo “Mamma ho perso l’aereo” tutto l’anno. Lo passavano quasi sempre a Natale e io ero lì che non vedevo l’ora e contrattavo TV e ore piccole anche se non erano ancora iniziate le vacanze.  Ci sono cose, tradizioni, che andrebbero lasciate per il Natale perché credo che niente, come colorare ogni giorno una pagina sola del calendario dell’Avvento, dia ai più piccoli il senso dell’attesa. Loro, che non sanno aspettare neanche mamma che esce dal bagno, devono aspettare ben ventiquattro giorni, ma se sappiamo renderli unici e speciali, sarà bellissimo aspettarli di nuovo, quando saranno finiti, per altri trecentoquaranta giorni dell’anno! Oltre al calendario si potrebbe costruire il presepe giorno per giorno, pupetto dopo pupetto, fino al Bambinello, oppure delle novene (che proprio novene non sono perché durano ventiquattro giorni) con letture brevi e riflessioni per i piccoli, ma anche vedere film, fare biscotti che non facciamo mai, leggere libri sulla storia del Natale di Gesù o altri come “A Christmas Carol” o “La Piccola Fiammiferaia” (che non c’è sempre bisogno di scomodare elfi e Babbo Natale per trovare qualcosa che valga la pena leggere, a Natale).
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