Karolina Kózka, polacca, assassinata per esecuzione sommaria nel 1914, beatificata nel 1987.
Quando i russi occuparono il suo paesello la giovane non aveva che 16 anni. Rifiutò le avances di un soldato russo, che la portò in un bosco per violentarla e finì con l'ucciderla. La ragazza fu beatificata a Tarnow il 19 giugno 1987 da Giovanni Paolo II, che indicò in questa paesana, «cosciente della propria dignità di donna, di polacca, cosciente della dignità del suo corpo destinato alla risurrezione dopo la prova della morte», un modello.
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